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Tra Frosinone e Bologna un pari bianco

Roberto Mercaldo
Aprile 7, 2024
Stefano Turati

Il Frosinone va avanti adagio. Una buona prestazione è valsa un solo punto, come spesso era già accaduto. Di fronte c’era il Bologna, squadra rivelazione del campionato.
E allora il pari ha due chiavi di lettura: confortante la prima, perché fermare questo Bologna non è impresa da poco, meno esaltante la seconda perché in chiave salvezza servono vittorie, specie alla luce dell’imprevedibile e fortunosa vittoria di ieri sera dell’Empoli sul Torino. Però è un Frosinone vivo, combattivo e che senza dubbio ci crede. E questi sono i presupposti per finire al meglio e per centrare l’obiettivo finale.

LA CRONACA

Di Francesco si affida a un undici con tre centrali di difesa: Bonifazi, Romagnoli e Okoli, un centrocampo a quattro con Zortea, Barrenechea, Mazzitelli e Valeri, e il duo Reinier-Soulè a supportare da presso la punta centrale Cheddira.
La prima azione degna di nota arriva al 5, con Valeri che porge a Reinier un ghiotto pallone a centro area, ma la conclusione è ribattuta in corner da Lucumi.
Un minuto più tardi è Cheddira a provarci da posizione un po’ defilata, senza la necessaria potenza.
Un errato passaggio di Calafiori si trasforma al 9’ nel più ghiotto degli assist per Cheddira, che però si fa ipnotizzare da Skorupski che in uscita intercetta la sfera calciata un po’ debolmente dal numero 70 giallazzurro.
Il primo spunto di marca ospite è firmato Orsolini, ma il suo tiro a giro non avrebbe comunque cambiato la storia perché c’era una posizione di offside.
Coraggioso ma scoordinato Mazzitelli al 18’, nel raccogliere la respinta della difesa felsinea a seguito di un tiro dalla bandierina.
Vicinissimo al vantaggio ancora il Frosinone al minuto 27, quando un colpo di testa di Okoli chiama a una parata molto impegnativa Skorupski.
Bisogna attendere il 43’ per vedere il Bologna affacciarsi in area ciociara, con Zirkzee che tocca il pallone con la punta del piede, senza impensierire Turati.
Dall’altra parte Soulè s’invola ma da buona posizione preferisce imbeccare per Cheddira e l’azione sfuma.
SECONDO TEMPO
In avvio di ripresa le squadre si fronteggiano con attenzione estrema e al quarto d’ora si arriva a taccuini intonsi.
È il Bologna che, dopo qualche minuto di sterile supremazia frusinate, costruisce con Urbanski una clamorosa occasione, sventata in extremis dalla retroguardia canarina.
Uno schema piuttosto elaborato porta Zortea a calciare da fuori area al 22’ sugli sviluppi di un calcio di punizione: la palla sorvola la traversa.
Al 38’ il Bologna minaccia ancora la porta canarina, con il nuovo entrato Castro che da sotto misura trova la direzione ma non la potenza e favorisce così il salvataggio di Turati sulla linea di porta.
Al 43’ è Brescianini a pizzicare la sfera di testa su un cross proveniente dal settore sinistro, ma i pali felsinei restano intonsi.
Fiammata rossoblù due minuti dopo, ma ancora un tiro impreciso chiude l’azione dei ragazzi di Thiago Motta. Un contropiede orchestrato da Cuni viene sventato in affanno dalla difesa emiliana quando corre il primo dei quattro minuti di recupero.
Al 3’ dei quattro minuti di recupero il Bologna potrebbe realizzare il gol del successo in extremis, ma dopo una traversa di Castro, Ndoye non centra la porta da posizione molto favorevole. Si chiude così, senza reti e senza vincitori.

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