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Thomas Bricca, il Procuratore: “Assassini braccati, indagini senza sosta”. Il magistrato ha incontrato i genitori: “Lavoro come fosse mio figlio”

Danilo Del Greco
Il magistrato ha garantito: “Prenderemo chi ha ucciso Thomas”. Attesa per l’esame della memoria del cellulare di Mattia Toson
Marzo 9, 2023

Una ventina di minuti faccia a faccia: da una parte Paolo Bricca e Federica Sabellico, i genitori di Thomas, dall’altra il procuratore capo di Frosinone Antonio Guerriero. Un incontro voluto proprio dal magistrato al fine di rasserenare gli animi della famiglia e, nello stesso tempo, anche quelli dell’intera popolazione di Alatri in merito all’andamento delle indagini sul caso del 19enne ucciso con un colpo di pistola alla testa nella tarda serata dello scorso 30 gennaio.

“Personalmente – ha esordito il Procuratore in una breve conferenza stampa svoltasi dopo l’incontro con Paolo e Federica – considero Thomas come se fosse un mio figlio. So che era un ragazzo tranquillo e amato da tutti. Da parte nostra – ha evidenziato il magistrato – l’impegno è ai massimi livelli, stiano indagando 24 ore su 24 senza risparmio di energie affinché chi ha ucciso Thomas venga assicurato alla giustizia.

Le indagini – ha proseguito Guerriero – procedono spedite e possiamo dire che sono a buon punto. Certo, altro non possiamo aggiungere perché non vogliamo dare alcun vantaggio agli assassini svelando le nostre mosse. La famiglia e la collettività possono comunque essere sereni: le forze dell’ordine e la magistratura stanno indagando a tutto campo per dare un nome e un volto a chi ha ammazzato Thomas”.

Comprensibilmente provati, Paolo Bricca e Federica Sabellico – accompagnati dal loro legale di fiducia, l’avvocato Marilena Colagiacomo – hanno posto alcune domande molto specifiche al Procuratore alle quali – ha rimarcato la Colagiacomo – nei limiti del segreto istruttorio sono state date risposte convincenti.

Paolo si è poi rivolto direttamente agli assassini chiedendosi come facciano a guardarsi allo specchio e a dormire. “Tutti sanno chi ha ammazzato mio figlio, però servono prove e sono certo che inquirenti e investigatori le troveranno”.

“Potrò avere un po’ di pace – ha invece detto Federica – solo quando gli assassini saranno a marcire in carcere. Una sola parola adesso: vergogna”.

Quanto alle indagini, finora sono due le persone iscritte nel registro degli indagati: Mattia Toson con l’accusa di omicidio volontario e il nonno acquisito, Luciano Dell’Uomo, al quale la Procura contesta il reato di favoreggiamento per aver manomesso le telecamere di videosorveglianza della propria abitazione nell’intento, sempre secondo la Procura, di coprire i movimenti del nipote o di altre persone.

Grande attesa, infine, c’è per gli “accertamenti tecnici irripetibili” ai quali lunedì 13, da parte dei Ris di Roma, sarà sottoposta la memoria dello smartphone di Mattia Toson. Esame prima non possibile perché il 22enne non era iscritto nel registro degli indagati.       

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