Un vero terremoto. Per un sorta di distorsione spazio-temporale a provocarla è stato il Covid, non più pandemia, non più infido come al suo apparire, ma comunque in grado anche oggi di provocare il ritiro del grande favorito.
Remco Evepoel, il prescelto del ciclismo moderno, il nuovo Merckx, il leader della classifica generale del Giro d’Italia 2023, non ripartirà domani, per la decima tappa della corsa rosa.
Lo ha annunciato nella tarda serata di domenica, quando i medici del suo team gli hanno comunicato la positività al Covid.
Non esistono più protocolli che comportino la necessità del ritiro, ma il corridore, d’intesa con i dirigenti del suo team, ha optato per il ritiro.
Stessa decisione aveva preso poche ore prima Filippo Ganna, che con Evenepoel era il grande favorito della tappa a cronometro di ieri, vinta poi dal belga con un vantaggio appena percettibile su Thomas.
Il Giro perde così in un solo colpo due dei suoi più acclamati protagonisti e lascia un margine di grande incertezza si chi debba essere considerato d’ora in avanti il padrone della corsa.
UNA ROSA DI QUATTRO FAVORITI
Senza il cannibale del terzo millennio, si spalancano prospettive inimmaginabili o comunque improbabili. La nuova maglia rosa è Geraint Thomas, che ha già vinto un Tour de France, ma anche Geoghegan Hart ha già assaporato il gusto del successo finale proprio nella corsa su e giù per lo Stivale, e in classifica i due sono praticamente appaiati.
E come trascurare Primos Roglic, lo sloveno di ferro, che in salita ancora sembra in grado di battagliare e di far male anche ai più giovani protagonisti?
A completare il ventaglio dei favoriti c’è Almeida, ma subito dietro Vlasic e il nostro Caruso, che senza lo spauracchio Evenepoel non devono necessariamente porre un limite alle proprie ambizioni.
Insomma, è una corsa d’improvviso diventata senza padrone e, pur col dispiacere di non poter più vedere il giovane asso belga, l’incertezza regalerà qualche motivo d’interesse in più sulle Alpi.
La crono, che ha tolto il simbolo del primato a Leknessund, ha mostrato altresì la buna condizione di tutti i favoriti.
Saranno come sempre le grandi montagne a fornirci il verdetto.