Il Cda di Ama nell’ultima sua riunione ha deciso di sospendere il punto all’ordine del giorno in cui era prevista la discussione sull’acquisto di un terreno a Santa Palomba, ma l’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi chiarisce che “la decisione è slittata per la necessità di integrare la documentazione e consentire ulteriori approfondimenti tecnici e procedurali”. E aggiunge: “Non c’è alcun ripensamento al riguardo, tutto procede secondo la tabella di marcia fissata”.
Dunque nessuna preoccupazione sul sito destinato ad ospitare l’impianto. Da sinistra però arrivano bordate all’amministrazione Gualtieri. In particolare da Europa Verde giungono critiche pesanti sull’intera politica riguardante i rifiuti. “Mentre si riduce la differenziata, motivando la decisione sui presunti alti costi, si procede con l’acquisto dei terreni di Santa Palomba -si afferma in una nota di Europa Verde- si vuole spendere quasi un miliardo di euro per l’inutile e dannoso inceneritore e non ci sono risorse per mettere in campo l’unica soluzione per togliere i rifiuti dalle strade di Roma, cioè la raccolta differenziata porta a porta? Come volevasi dimostrare: l’inceneritore, è nemico della differenziata, la quale invece in tempi rapidi potrebbe determinare una città più vivibile, più sostenibile anche dal punto di vista economico, assicurando minori costi per i cittadini ed anche maggiore dignità e sicurezza per i lavoratori”.
NESSUNA RIDUZIONE PORTA A PORTA
Sabrina Alfonsi ha inoltre smentito chi sostiene che sia prossima una riduzione della raccolta differenziata porta a porta nei quartieri periferici di Roma Nord e l’aumento della tassa sui rifiuti. Ciò a cui si sta lavorando, precisa l’assessora è “un sistema complesso di strategie e investimenti, che riguardano principalmente la logistica aziendale, infrastrutture e mezzi tecnici rinnovati e un ridisegno complessivo dei sistemi di raccolta porta a porta per ottimizzarli, tenendo conto delle caratteristiche delle varie zone”.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, Alfonsi ha annunciato che “i romani pagheranno una tariffa inferiore, perché a causa del Covid il costo del servizio riferito al 2020 era sceso. Il lavoro che stiamo facendo per ottimizzare la gestione del ciclo dei rifiuti attraverso nuovi impianti, riduzione della produzione e aumento della differenziata porterà a regime ad una forte contrazione dei costi del servizio, che ci consentirà di abbassare nel tempo la tariffa a carico dei cittadini”.