C’è l’importante ok europeo al termovalorizzatore. Un successo per il Comune di Roma, almeno sotto il profilo dell’immagine. Inoltre dall’Ue c’è stato anche il via libera al cronoprogramma per la bonifica della maxidiscarica di Malagrotta, che inizierà nel 2024 e sarà in sicurezza entro il 2027. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri non nasconde la sua soddisfazione: con la visita di oggi nella Capitale del commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevicius il Campidoglio incassa un doppio risultato.
“E ora, magari, la finiremo…”, dice pure a mezza bocca al termine del punto stampa insieme al commissario lituano. Alludendo probabilmente alle polemiche che sul tmv di Santa Palomba hanno infuriato per mesi e sono state la scintilla della frattura politica tra il Pd e il M5s, fermamente contrario al nuovo impianto. Ma il ‘bollino’ di Bruxelles è anche un argomento forte per sedersi a ragionare con la neosegretaria dem Elly Schlein che molti ritengono quantomeno cauta sul progetto, anche nell’ottica di una ricucitura con Giuseppe Conte. Gualtieri nega però che sul tema ci sia freddezza da parte della leader: “Lei è una persona seria, vuole approfondire, ne parleremo”. Ma, aggiunge anche il sindaco-commissario, la macchina è partita: “Il Piano rifiuti è in Gazzetta, sono arrivate le proposte, tra poco ci sarà la gara per i lavori e partiranno i cantieri. C’è stato un dibattito interessante, ma ora il tmv si farà. Entro il 2026”.
OSSIGENO DALL’UE
Sinkevicius d’altronde è inequivocabile: “La commissione non è opposta al tmv, è ciò che hanno le grandi citta a livello Ue. Abbiamo anche parlato col sindaco di altri impianti di riciclaggio come carta, vetro e altri materiali. Questo è il modello europeo, con l’obiettivo di discariche zero. Noi – ha concluso il commissario Ue – sosteniamo il piano ambizioso che ci è stato presentato”. “Roma non conferirà mai più in discarica a Roma e nella provincia – aggiunge il sindaco – Questa non è più una promessa, ma una realtà”. Il punto stampa con il lituano si tiene all’aperto, nei giardini del Campidoglio, sfondo Fori. Sinkevicius loda la bellezza della città ma la sua giornata è iniziata con un sopralluogo, molto meno ameno, a Malagrotta. La discarica più grande d’Europa – 240 ettari e quasi 70 milioni di metri cubi di rifiuti – è chiusa dal 2013 ma è ancora una bomba ambientale, “con contaminazioni in particolare delle acque”, dice.
Ad accompagnarlo, oltre a Gualtieri, il governatore del Lazio Francesco Rocca, il sottosegretario Claudio Barbaro e il subcommissario alla Bonifica delle discariche Giuseppe Vadalà. “Un esempio di cosa non bisogna fare – la definisce Gualtieri – ringrazio il governo per aver stanziato i 250 milioni per il capping della discarica, che oggi produce percolato e metano”. “Nel Cdm del 7 marzo – spiega Barbaro – sono stati sbloccati i fondi. Entro aprile contiamo di partire con la gara”. L’appalto sarà diviso in due blocchi: il primo prevede una copertura provvisoria, un sistema per contenere l’acqua piovana, la captazione del biogas che sarà convertito in elettricità tramite delle turbine (20 milioni di metri cubi) e un sistema per estrarre il percolato (10 milioni di metri cubi) e poi trattarlo. Il secondo blocco d’appalto riguarda invece il capping definitivo della maxi-discarica della Valle Galeria su cui vigono ancora le sanzioni dell’Ue. “Il problema dei rifiuti a Roma va risolto una volta per tutte – afferma Rocca – L’era delle discariche è finita. Nel nuovo Piano Rifiuti daremo risposte concrete per la chiusura del ciclo, senza ideologie o rallentamenti”. Rocca, che sul tmv in sè non ha mai avuto pregiudiziali, si era detto semmai preoccupato per gli effetti sul traffico dell’Ardeatina. Ma nel corso di un bilaterale, qualche giorno fa, il sindaco aveva calato l’asso di un piano per il trasporto dei rifiuti su ferro: “Una novità di grande interesse” l’aveva definita il governatore.
