I salari non pagati e la ricollocazione delle ex maestranze delle cooperative Karibu e Consorzio Aid di Latina, legate alla famiglia del deputato Aboubakar Soumahoro e al centro di una inchiesta della Procura, sono stati i temi di un incontro che si è svolto stamattina in prefettura nel capoluogo pontino.
Lo rende noto la Uiltucs di Latina, con il suo segretario Gianfranco Cartisano. Il prefetto Maurizio Falco ha ricevuto, oltre al sindacato, varie associazioni e cooperative nuove affidatarie degli appalti di accoglienza e integrazione. Rispetto ai salari non pagati, spiega Cartisano, c’è il nodo dell’indicazione del commissario delle due coop, che “ancora non è stato nominato dal ministero dello Sviluppo economico”. “Una figura importante e cruciale per gli stipendi – spiega il sindacalista – una nomina importante che tutti attendiamo al fine di affrontare ancora le vertenze in atto, ma sospese, presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Latina. Ma soprattutto organo decisionale e di verifica sulle somme ancora disponibili presso gli enti”.
Ciò che la Uiltucs chiede alla Prefettura è di “adottare il sistema della sostituzione di pagamento” come del resto già avvenuto in passato. “E’ questo il modello che vogliamo e che auspichiamo per rispondere definitivamente ai tanti lavoratori beffati dai vertici Karibu e Aid” dice Cartisano.
SOUMAHORO: MANCA ANCORA IL COMMISSARIO
La Prefettura ha fatto sapere che in tal senso esistono delle somme disponibili ma per poterle utilizzare si attende appunto il commissario. “Non sappiamo di che somme si tratti, ma soddisferebbe alcuni lavoratori” ha spiegato ancora il rappresentante della Uiltucs.
L’altro punto fermo è quello della ricollocazione dei lavoratori rimasti senza impiego: “Serve un cambio di passo – afferma – Abbiamo l’obbligo di rispondere dopo la devastante gestione Karibu e Aid la quale ha visto solo il profitto tralasciando l’obiettivo principale. Oggi al tavolo prefettizio abbiamo ribadito che dobbiamo essere più pratici, rispondere a questi lavoratori e lavoratrici significa ricollocarli, oltre a pagare gli stipendi arretrati. I soggetti attualmente affidatari degli appalti possono rispondere con le ricollocazioni. Abbiamo da giorni inviato i profili professionali di questi lavoratori alle società che oggi erano presenti al tavolo.
Il prefetto Falco ha sollecitato affinché il lavoro di queste maestranze venga ripristinato con i nuovi affidatari, un percorso che hanno condiviso anche le Coop presenti al tavolo”. Un nuovo incontro di verifica è previsto per lunedì 23 gennaio.