Dolorose rinunce in casa Italia in vista del Master 1000 di Madrid, ormai assurto al rango di “quasi slam”, con un tabellone da 96 giocatori. Dopo quella preventivata di Matteo Berrettini, è infatti arrivata proprio al momento di comporre il tabellone anche la rinuncia meno attesa di Jannik Sinner. Il nostro numero uno, dopo essersi ritirato da Barcellona, non ha ritrovato in tempo la condizione per poter difendere il proprio ottavo posto nel ranking e le proprie non trascurabili possibilità di far bene nel mille madrileno. Possibile che l’allergia, di cui il giovane altoatesino soffre, abbia determinato ulteriori problematiche di natura fisica. Sta di fatto che sui campi in terra ma piuttosto veloci di Madrid, a difendere le chance di far bene del rinato movimento azzurro sarà praticamente in solitaria Lorenzo Musetti, reduce dalla semi catalana è sicuramente in crescendo di condizione.
Difficile pensare che il Sonego visto a Monaco di Baviera possa essere protagonista nel Master 1000 spagnolo, ma il torinese ha grinta e carattere per smentirci e ad essi si affiderà per far più strada possibile.
Sono in corso di svolgimento le gare di qualificazione, che vedono al via ben 7 tennisti azzurri.
Non c’è Cobolli, che a Monaco si è spinto fini ai quarti di finale, battuto poi da O’Connell non senza recriminazioni. C’è però Arnaldi, l’altro giovane che in questo scorcio di stagione ha mostrato i progressi più evidenti. Per lui un doppio turno eliminatorio non impossibile, specie se si considera che il possibile rivale della partita decisiva, Fills, non è propriamente uno specialista della terra battuta.
A caccia di gloria anche Zeppieri e Passaro, nonché il più esperto Cecchinato che ha il numero 2 del seeding eliminatorio e Vavassori, altro giocatore in ascesa benché non appartenga alla nouvelle vague azzurra. Per Nardi e Brancaccio accoppiamenti davvero penalizzanti al turno inaugurale. Il pesarese dovrà infatti vedersela con Struff, numero 1 delle quali, mentre Brancaccio avrà Karatsev, che appare in grande spolvero dopo un periodo di difficoltà.
ALCARAZ FAVORITO PER LA CONQUISTA DEL TITOLO
Uscendo dai nostri confini, non si può negare allo straripante Carlos Alcaraz, vincitore a Barcellona in finale su Tsitsipas, la pole di un ideale pronostico. Messi da parte i problemi fisici, il giovane padrone di casa non troverà l’antesignano Rafa Nadal, la cui assenza dai campi di gioco rischia di diventare cronica. A contrapporsi alla sua sete di conquista ci saranno Rune (ma ieri il danese nella vittoriosa finale di Monaco ha accusato problemi ad una spalla che ne rendono incerta la partecipazione), il solito Tsitsipas, che sulla terra resta un big indiscusso e il meno terraiolo Daniil Medvedev, che ha capacità così grandi da poter sopperire al deficit specialistico. Attesi con curiosità Ruud, che da un po’ fatica a ripetersi sui livelli del 2002 e Fritz, che invece sembra aver scoperto una imprevedibile vocazione ai campi in terra.
L’altro enigma è Aliassime, troppo incostante per sostenere quel ruolo di protagonista assoluto che in tanti gli avevano ritagliato, Rublev è la certezza, dopo il trionfo di Monte Carlo che lo ha issato di un gradino mella scala dei valori: non più un magnifico perdente, ma un giocatore dai limiti ancora in via di definizione.
