Domani sera al Ferraris il Genoa di Gilardino e la Reggina di Pippo Inzaghi inaugureranno la trentunesima giornata del campionato di serie B.
Alla luce di quanto visto la scorsa settimana negli incontri della Nazionale maggiore, sarebbe forse auspicabile che dal “campionato degli italiani” qualche elemento di punta potesse vestire l’azzurro. Sarebbe stata una bestemmia trenta anni fa, quando il massimo campionato era ricco di talenti nostrani e di eccellenze in tutti i settori del campo, ma oggi non sarebbe così ardito ipotizzare un impiego delle stelle cadette, visto che in certi ruoli la massima serie è monopolio dei calciatori stranieri.
Posta questa premessa, andiamo a vedere cosa propone il calendario, iniziando proprio dal confronto di Genova.
I locali sono lanciatissimi e non nascondono la velleità di rincorrere addirittura il primo posto del Frosinone, obiettivo civettuolo e ovviamente secondario rispetto a quello della A diretta. I calabresi sembrano in caduta libera, visto che non vincono dal 25 febbraio, quando al Granillo riuscirono ad imporsi di misura al Modena. Se non parlassimo di calcio, il pronostico sarebbe scontato, ma troppe volte le gerarchie dettate dalla condizione di forma e dai risultati recenti sono state sconvolte. Allora, prudenza e tanta curiosità di vedere quanto valga la rabbia di Pippo Inzaghi, non più così saldo al timone della nave reggina.
Il canonico sabato proporrà ben 8 gare, sei delle quali all’orario tradizionale delle 14. Una nobile decaduta, il Brescia, andrà a recitare un’ultima preghiera al Del Duca di Ascoli. Le rondinelle, che chiudono la classifica a braccetto con la Spal, hanno ora cinque lunghezze di ritardo dalla zona salvezza e 4 dai play out, situazione inimmaginabile al via del campionato, quando la velleità dichiarata dell’undici lombardo era quella di una colonna sinistra agevole. L’Ascoli sta decisamente meglio, ma non è così tranquillo da potersi rilassare.
Match duro, ma i padroni di casa sembrano avere qualcosa in più. Profumo di playoff a Cagliari, dove gli uomini di Claudio Ranieri andranno a testare la fondatezza del sogno bolzanino. Il Sudtirol è ormai saldo nella post season per la gloria, ma visto che è a sole 5 lunghezze dalla A diretta, non disdegna di guardare persino un po’ più su dell’attuale terzo posto. C’è un Lapadula in gran forma nelle fila dei sardi, ma gli altoatesini possono opporre un Odogwu uomo squadra e Zaro, il difensore goleador.
Vuole capitalizzare al massimo la spinta ricevuta dal colpaccio dello Stirpe il Cosenza di Viali, che torna al San Vito/Marulla per ospitare il Pisa. I toscani sono in piena zona playoff, e lontano da casa hanno spesso fatto bene in stagione, ma di certo a Cosenza troveranno una squadra decisa a rincorrere con tutte le proprie armi il sogno della salvezza.
AL TARDINI UNO SPAREGGIO PER LA ZONA PLAYOFF
In Parma-Palermo i ducali sperano che l’urlo del Tardini possa stordire i rosanero siciliani in quello che potremmo definire un vero spareggio anticipato per i playoff.
Gli ospiti occupano al momento l’ultimo posto disponibile, ma i parmensi, vincendo, possono operare il sorpasso. Charpentier, Vasquez e Bernabè sono i solisti più attesi tra gli emiliani, mentre nel Palermo sarà ancora assente il capitano e bomber Brunori.
A Ferrara la disperata Spal affida al match con la Ternana molte delle residue chances di afferrare quantomeno la zona play out. Le “fere” però non sono nella condizione di commuoversi per la sorte avversa dei rivali, visto che sono a loro volta impegnate a cercare la tranquillità.
La “Serenissima”, che in verità in questo pianeta calcio serena non lo è per nulla, getta il guanto di sfida al Como di Longo.
I lariani, che a dispetto di una munifica proprietà veleggiano da sempre in zona pericolo, sperano in un colpo esterno, ma dovranno fare i conti con la voglia vichinga del bomber Pohjanpalo.
Alle 16,15 in programma due match: in merito a quello di Perugia rimandiamo ovviamente al primo piano su Politica7, limitandoci in questa sede a sottolineare la gran voglia di ripartire di slancio che animerà Caso e compagni.
A Bari invece i desideri di ritorno in massima serie dei pugliesi troveranno l’ostacolo non certo irrilevante di un Benevento che ancora si domanda come e perché sia finito nei bassifondi di una graduatoria che avrebbe dovuto vederlo protagonista. Chiuderà la giornata il posticipo della domenica pomeriggio: di fronte Modena e Cittadella, formazioni cui tocca al momento lo status di color che son sospesi. Punti pesanti in palio, difese non impeccabili, ma tanta determinazione in entrambi gli schieramenti.
