Sono arrivati i primi verdetti del mondiale qatariano, che in barba a diritti violati, storie tese e contestazioni più o meno tacitate avanza con l’ineluttabile forza del tempo. I gironi A e B hanno infatti portato a compimento il loro percorso, con due vincitrici in verità annunciate. Olanda e Inghilterra non hanno tradito il pronostico ed hanno vinto i rispettivi gironi con 7 punti all’attivo. Molte le analogie: gli orange hanno mancato l’en plein per via del pareggio con l’Ecuador alla seconda giornata, l’Inghilterra non era andata oltre lo 0/0 nel match con gli Usa. Nell’ultimo turno, però, entrambe hanno vinto in modo netto. Per l’Olanda è stato il solito Gakpo a sbloccare il confronto con i padroni di casa del Qatar. Il 23enne di Eindhoven è al terzo centro in questi mondiali e sembra la soluzione ideale alle problematiche finalizzative che in qualche modo stavano impedendo all’Olanda di tradurre in oro, o più pragmaticamente in gol, la gran mole di gioco offensivo. Il Qatar ci ha provato con la forza dell’orgoglio, che però non è stato sufficiente nemmeno per trovare un gol che consentisse al pubblico di applaudire i propri eroi sfortunati. La gara più importante era però quella tra Senegal ed Ecuador, con i sudamericani che avevano due risultati favorevoli su tre. Ad uscire dal campo col sorriso sono stati invece i ragazzi di Cissé, che hanno trovato a fine primo tempo il rigore del vantaggio. Gli sforzi dell’Ecuador sembravano aver trovato il giusto premio quando Caicedo ha realizzato il gol del pari, ma la gioia degli ecuadoriani è stata davvero effimera. Tre giri di lancette e l’ex difensore del Napoli, Koulibaly, ha restituito al Senegal il vantaggio e la qualificazione virtuale, trasformatasi in reale mezz’ora dopo. Nel girone B l’Inghilterra ci ha messo un tempo a decifrare l’atteggiamento tattico, tutt’altro che spregiudicato, dei cugini gallesi. Negli spogliatoi Southgate ha strigliato i suoi ragazzi, liberandoli dall’evanescenza che aveva caratterizzato i primi 45’ dei leoni d’Inghilterra. E sono arrivati tre gol, fedele espressione dell’attuale divario tecnico tra le due nazionali. In bella evidenza Rushford, autore di una doppietta, e ancor più Foden, migliore in campo ed autore dell’altro centro inglese. Nell’altro match si giocavano la qualificazione Usa e Iran, e anche in questo caso il risultato finale ha premiato la squadra che aveva a disposizione un solo risultato favorevole. Gli Usa hanno capitalizzato il gol segnato nel finale del primo tempo da Pulisic, al termine di un’azione molto ben congegnata. Gli iraniani nel finale hanno letteralmente preso d’assalto la porta americana, reclamando in un paio di occasioni per contatti in area che in verità sono apparsi lievi. Il verdetto del campo è perciò da ritenersi equo e consentirà agli Stati Uniti di gettare il guanto di sfida all’Olanda. Oggi si concludono i gironi C e D e per l’Argentina ci sarà la gara del dentro o fuori con la Polonia di Lewandowski.