Empiricamente chi vive o ha visitato Roma in questi mesi se ne era già accorto ma ora arrivano i dati della Banca d’Italia: i turisti affollano in massa la città e hanno spinto e stanno spingendo l’economia locale e dell’intera regione raggiungendo e poi superando i livelli visti prima della pandemia. Dopo un 2022 “molto sostenuto” scrivono gli esperti dell’istituto centrale nonostante la guerra di aggressione russa all’ Ucraina, la crescita dei flussi turistici è proseguita nel primo quadrimestre dell’anno con una sorpresa: i visitatori italiani sono stati consistenti con un aumento del 4,3% rispetto al 2019 mentre gli stranieri sono saliti dell’1%. Incrementi che si aggiungono ai numeri notevoli dello scorso anno: 9,3 milioni di turisti nazionali e 15,3 milioni esteri. E se sono scomparsi i turisti russi, sono tornati quelli dagli Stati Uniti (24% delle presenze) e dal Sud Est Asiatico (8%).
META PRIVILEGIATA
La Capitale resta poi una destinazione in crescita fra i turisti spagnoli, dei paesi scandinavi e della Gran Bretagna. A beneficiarne è quindi l’economia regionale il cui pil è salito del 3,7% nel 2022 anche grazie a una serie di fattori: le costruzioni, spinte dall’onda lunga dei bonus, i servizi e le esportazioni. “C’è stata un’attività economica effervescente – ha spiegato alla presentazione Antonio Cinque, il direttore della sede di Roma della Banca – sebbene inferiore al 2021 ma abbiamo ripreso i valori pre Covid e l’economia ha reagito bene anche se resta grande incertezza. Il Pnrr avvantaggerà la regione con flussi totali di risorse assegnate per gli enti pubblici e le aziende partecipate di 10 miliardi di euro”. Tra i punti di debolezza il calo del potere di acquisto delle famiglie (-0,6%) nonostante l’aumento del reddito nominale sebbene l’inflazione sia stata minore che nel resto d’Italia. Il clima mite della regione ha infatti limitato la spesa per le bollette e così la dinamica dei prezzi delle case.