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Regionali Lazio: il centrodestra pontino prepara la valanga pro Rocca. Galardo scuote FI, Tiero punta al primato provinciale

Marco Battistini
Pd e Terzo Polo in coma profondo. Dem e Terzopolisti grandi assenti dalla scena. Il rischio di un flop clamoroso vale per entrambi
Dicembre 21, 2022
Enrico Tiero

La valanga del centrodestra in provincia di Latina appare inesorabile. A 53 giorni dal voto regionale il quadro delle candidature si va delineando. Dopo la scelta di Francesco Rocca alla guida della coalizione che intende rompere dopo 10 anni l’egemonia del centrosinistra, i prossimi giorni serviranno per limare le liste elettorali per le Regionali Lazio, ormai in via di completamento.

REGIONALI LAZIO: IL REBUS GALARDO 

Non c’è dubbio che la recente adesione di Maurizio Galardo, ex vicesindaco di Latina, all’Udc, potrebbe aver creato problemi agli alleati. In particolare dentro Forza Italia, il partito che avrebbe dovuto candidare lo stesso esponente democristiano alle scorse comunali. Galardo è in grado di intercettare un consenso non indifferente nel capoluogo. Il tutto a scapito di FI, che rischia di finire nella morsa di FdI e Lega, ben più attrezzati a Latina. 

Forza Italia ha da tempo deciso di puntare su Cosmo Mitrano, ex sindaco di Gaeta. Sempre dal sud pontino potrebbero emergere altri due profili femminili: Eleonora Zangrillo, assessore a Formia e Tania Forte, sorella di Salvatore Forte, vice presidente del Consorzio industriale del Lazio. Nel nord della provincia persistono incertezze sul nome di punta. Alessandro Calvi non sarebbe per nulla intenzionato a mollare la presa, ma appare difficile una sua candidatura in competizione con Mitrano. Dunque è facile pensare ad ingresso in lista di un outsider, magari un giovane in grado di strappare consensi tra gli under 40.

Per attrarre voti nel capoluogo dunque appare sempre più probabile la scelta di candidare Annalisa Muzio, ormai da tempo, molto vicina a Fazzone e De Meo.

DESTRA COMPETITIVA

Ma i riflettori sono puntati soprattutto sulle liste in grado di veicolare l’elettorato più conservatore. Innanzitutto Fratelli d’Italia. Enrico Tiero con oltre 3000 presenti alla manifestazione di avvio della campagna elettorale, ha dato una grande dimostrazione di forza. Resta da capire se il capoluogo esprimerà una candidatura femminile. Matilde Celentano sarebbe pronta e più di qualcuno scommette su un suo imminente annuncio. Gli altri candidati sono tutti ben quotati. A partire da Vittorio Sambucci, l’uomo forte dell’area nord. E soprattutto Emanuela Zappone, esponente di Terracina e sostenuta dall’europarlamentare Nicola Procaccini. Dal sud sono certi della candidatura del portavoce di FdI a Minturno, Vincenzo Fedele. Dunque partita aperta nel partito di maggioranza, che potrebbe esprimere 2 eletti in caso di successo della coalizione.

Nella Lega si va verso un clamoroso duello per l’unico posto possibile. Orlando Angelo Tripodi dovrebbe vedersela con Massimiliano Carnevale, ‘fedelissimo’ di Claudio Durigon e alleato di ferro dell’on.Giovanna Miele. La sfida si preannuncia molto equilibrata e sembra già monopolizzare l’attenzione degli addetti ai lavori. Di fatto è l’unico verdetto piuttosto incerto. Sia Tripodi che Carnevale disporrebbero di un ampio bacino di preferenze. Sicuramente non inferiore ai 3000 voti personali. La Lega avrebbe un eletto nella circoscrizione provinciale solo in caso di successo del centrodestra. Ipotesi sempre più probabile alla luce delle enormi difficoltà del centrosinistra a replicare lo schema del campo largo.
Peraltro sempre nel Carroccio pontino ci sarebbe la prospettiva di una partita molto aperta con un terzo incomodo piuttosto agguerrito. Va considerato infatti, come oltre ai due principali aspiranti consiglieri (entrambi del capoluogo) sia già sulla rampa di lancio il capogruppo al Comune di Formia Antonio Di Rocco, molto vicino a Claudio Durigon e Nicola Ottaviani

PD E TERZO POLO SPETTATORI

Ma il dato più rilevante è la sostanziale assenza di Dem e Terzopolisti dalla scena. Il rischio di un flop clamoroso vale per entrambi. Il Pd può almeno puntare su una buona tenuta dei consiglieri uscenti, in grado comunque di mantenere gran parte dei consensi ottenuti nella precedente tornata regionale. Enrico Forte e soprattutto Salvatore La Penna si contenderanno il posto per via della Pisana. Nel ruolo di terzo incomodo Enrica Onorati, assessore all’Agricoltura ancora in carica. Dal golfo viene preannunciata la discesa in campo di Carmela Cassetta, presidente dell’ente parco Riviera d’Ulisse.

In alto mare il partito di Calenda e Renzi, che rischia di scontare la mancanza di un leader carismatico locale. L’unico in grado di riempire questo vuoto sarebbe Gerardo Stefanelli, ma il presidente della Provincia sarebbe pronto a fare un passo indietro, per nulla convinto del successo di una sua candidatura. Restano Vincenzo Giovannini, Arcangelo Palmacci e Nicoletta Zuliani, come esponenti rappresentativi di Aprilia, Terracina e Latina, ma dal bacino di utenza comunque limitato. Infine il M5S ha come punta di diamante Paola Villa, ex sindaco di Formia. Per lei si è speso poco meno di una anno fa l’ex premier Giuseppe Conte. Il suo impegno nelle lotte storiche del movimento è apprezzato dal nord al sud della provincia. Nel capoluogo potrebbe esserci spazio per il consigliere comunale uscente Gianluca Bono, anch’esso candidato credibile per storia e coerenza politica.

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