La salvaguardia dell’ambiente ha finito con il tempo per essere interamente “appaltata” al fronte liberal progressista, che l’ha resa una vera e propria ideologia. Ma un ecologismo conservatore è possibile. I temi ambientali visti come difesa del territorio e della sua identità sono affrontati quotidianamente da Nicola Procaccini, responsabile nazionale di Fratelli d’Italia per questo settore. L’europarlamentare di Terracina vede sempre più rafforzarsi il suo ruolo nella dirigenza nazionale del partito di Giorgia Meloni, tanto da poter aspirare legittimamente nel prossimo futuro ad un incarico di governo.
“Nel programma di governo di Fratelli d’Italia la tutela dell’ambiente ha un posto importante -ha affermato Procaccini– sono le idee di chi vuole conservare il patrimonio ereditato dai nostri padri, in termini di natura, arte, cultura, tradizioni. Questo ci definisce come conservatori e definisce la nostra visione della difesa dell’ambiente. Un’azione che anche in Europa ci vede contrastare i danni compiuti dal massimalismo ambientalista delle sinistre e ribadire una visione più serena della tutela dell’ambiente, compatibile con la crescita economica e il benessere sociale. In tutto questo l’innovazione tecnologica può essere un grande alleato se ben calibrata e applicata. Se non si hanno queste attenzioni e sensibilità si arriva alle conseguenze disastrose a cui stiamo assistendo”.
ENERGIA E GAS
L’europarlamentare di Terracina è inoltre intervenuto sul tema del prezzo del gas. “Noi di Fratelli d’Italia sono mesi che invochiamo, in Italia come a Bruxelles, l’applicazione di un price cap al prezzo del gas come misura prioritaria per affrontare il caro bollette causato dalla crisi energetica” ha affermato il responsabile del settore Ambiente ed Energia di Fratelli d’Italia. Procaccini ha esplicitamente criticato l’atteggiamento del ministro degli Esteri italiano.
“Luigi di Maio fa finta di non sapere che a impedire finora l’approvazione di un tetto europeo al prezzo del gas sono soprattutto i governi di sinistra, verdi e liberal di Olanda e Germania -ha proseguito- oppure viene da pensare che il ministro degli esteri non conosca le vicende e il colore politico dei governi degli Stati europei, il che sarebbe ancora più grave visto il suo ruolo di governo del paese. Una posizione da cui però non perde occasione per fare campagna elettorale al servizio del “partito di Bibbiano”, con cui aveva giurato di non allearsi mai. Noi di Fratelli d’Italia sono mesi che invochiamo, in Italia come a Bruxelles, l’applicazione di un price cap al prezzo del gas come misura prioritaria per affrontare il caro bollette causato dalla crisi energetica. Ma anche questo Di Maio finge di non sapere”