Non c’erano grossi dubbi sulla vittoria di Rafa Nadal contro l’olandese Van De Zandshulp, che sta scalando posizioni e guadagnando sempre maggiore credibilità nell’ambito del circuito ATP. Però i grandi sono tali anche perché non sottovalutano mai le insidie di un confronto e così quando nel terzo set il tennista orange ha provato ad aggiungere un tassello alla sua già gloriosa stagione, il mancino di Manacor gli ha detto no. Vincere in tre fa risparmiare energie e soprattutto chiude i conti, perché nel tennis del tre su cinque il “non si sa mai” è dietro l’angolo. Così, sia pure senza entusiasmare per larghi tratti della partita, Nadal si è portato teoricamente a meno 10… dal grande slam.
L’impresa di vincere i 4 Major nello stesso anno è riuscita solo all’australiano Rod Laver, per ben due volte. La curiosità statistica è che Laver ha vinto “solo” 11 Major, ma in due annate magiche, il 1962 e il 1969, risultò imbattibile per chiunque. Gli appassionati di statistica sottolineano che va considerato però solo il “poker” del 69, perché è nel 68 che per il tennis è iniziata l’era Open. Di recente il Grande Slam lo ha sfiorato Djokovic, che nel 2021 ha trionfato in Australia, in Francia e in Inghilterra, fallendo però l’ultimo appuntamento sul cemento americano. A negargli lo storico traguardo fu Medvedev, con un triplice 6/4.
Ora Rafa Nadal è a metà dell’opera, avendo vinto in Australia e a Parigi. Se dovesse superare Fritz nei quarti e gli avversari dei due turni successivi, si troverebbe nella stessa situazione di Djokovic 2021 e porterebbe comunque a 23 i titoli vinti. Ha vinto anche Nick Kyrgios, il talentuoso ma incostante tennista aussie, che ha impiegato cinque set per superare il coriaceo Nakashima, poco propenso a recitare da vittima sacrificale. Nei quarti troverà Garin, che ha portato dalla sua parte la maratona con De Minaur. Poteva essere un derby australiano, ma il cileno ha cancellato un match ball e ha mostrato a tutti quanto possa valere la buona abitudine del non arrendersi. Tra le donne, eliminazione per Alizè Cornet, che ha chiuso claudicante ma non per questo doma il terzo set contro Tomljanovic.
L’australiana sta dimostrando al mondo di meritare notorietà e attenzioni per il suo tennis, e non solo per essere stata la fidanzata di Matteo Berrettini. Halep e Anisimova hanno vinto invece in due set ponendo la loro candidatura per quel trono lasciato imprevedibilmente vuoto da Iga Swiatek. Oggi i primi quarti di finale, che per noi significano anche e soprattutto Sinner-Djokovic. Per l’altoatesino sono i primi quarti londinesi, il serbo qui ha vinto già 6 volte. La storia non si porrebbe nemmeno la domanda, il campo sì. Perché il Sinner visto contro Isner e Alcaraz qualche problemino a un Djokovic non al top potrebbe crearlo. Si va a scuola dal maestro Nole, ma Jannik è uno scolaro intelligente. Ore 14,30, campo Centrale.