Matilde Celentano in persona ha voluto ufficializzare la nomina di Agostino Marcheselli a direttore generale del Comune di Latina. Dunque si è compiuto il grande ritorno dell’ex capo di gabinetto dell’ex sindaco Vincenzo Zaccheo. L’opposizione affila le armi. Latina Bene Comune aveva denunciato la presenza di Marcheselli negli uffici del Comune ben prima della sua nomina. La sindaca in conferenza stampa ha affermato di aver scelto Marcheselli attraverso una selezione pubblica, pur avendo diritto a poter nominare direttamente il suo direttore generale. Marcheselli è risultato nella cinquina dei migliori, quindi ha partecipato ai colloqui con la Sindaca e la commissione di valutazione ed è stato scelto come direttore generale. “Peccato che il neo direttore abbia frequentato e lavorato per il Comune illegittimamente, godendo di un evidente vantaggio sugli altri candidati alla selezione -hanno affermato in una nota congiunta i consiglieri dell’opposizione- Un modo di fare che espone l’Ente al rischio di contenziosi e ricorsi da parte di chi ha partecipato al bando ed è stato ingiustamente penalizzato”.
ASSESSORE IN DIFFICOLTA’
“L’assessora Francesca Tesone non si tocca”: questa invece è stata la secca risposta della sindaca di Latina Matilde Celentano chiamata a intervenire sul caso che ha toccato l’assessora all’Istruzione emerso in commissione trasparenza. E’ stata confermata la stretta parentela che lega l’assessore a una delle lavoratrici che, nel passaggio del servizio degli asili nido e delle scuole per l’infanzia dalla cooperativa Astrolabio alla cooperativa Gialla, sono state riassorbite senza averne i diritti e poi licenziate. Parlando di conflitto di interesse l’opposizione ha quindi chiesto le dimissioni dell’assessora e l’intervento della stessa prima cittadina.
“Il Comune è parte terza e non ha partecipato a nessuna delle procedure relative alla clausola di salvaguardia in favore dei lavoratori. Le assunzioni sono state gestite dalle due cooperative, l’uscente Astrolabio e la subentrante Gialla -si afferma a piazza del Popolo- La questione è poi finita sul tavolo dell’ispettorato del lavoro. L’assessora Tesone, che comunque non poteva avere voce in capitolo, non è mai intervenuta in nessuna di queste fasi. Quanto alla questione ancora aperta presso l’ispettorato del lavoro per ricorso da parte degli esclusi, far valere la propria posizione è un diritto dei lavoratori, di tutti i lavoratori compresi i parenti degli amministratori comunali. La decisione finale non spetterà neanche in questo caso al Comune, al servizio comunale Pubblica istruzione né all’Assessorato di riferimento”.
MINORANZA ALL’ATTACCO
L’opposizione è tornata ad invocare il passo indietro della Tesone. “In commissione trasparenza si è palesato un elefante nella stanza impossibile da non vedere” ha commentato il gruppo consiliare del Pd di Latina. “Un chiaro caso di conflitto di interessi. L’imbarazzo dell’assessora e della maggioranza è diventato evidente sempre ieri quando, messi di fronte al fatto, hanno deciso di lasciare la seduta di commissione senza fare rientro riproponendo una prassi ormai consolidata della destra latinense: scappare per evitare il confronto – rincarano Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi -. Ricordiamo, non ultima, la sgarbata fuga dal tavolo su Latina Capitale della Cultura nel momento in cui abbiamo chiesto di poter visionare il dossier della candidatura. Nel merito delle rivendicazioni delle lavoratrici della cooperativa sarà l’ispettorato del lavoro a pronunciarsi. Quello che ci preme è far emergere un dato politico impossibile da ignorare” chiosano Campagna, Fiore e Majocchi che tornano a chiedere “un passo indietro dell’assessora Tesone, quindi le dimissioni”. Blanda la reazione della maggioranza, che mostra comunque una certa compattezza.
“La città di Latina ha bisogno di essere governata dopo anni di totale inattività che l’hanno trasformata in un luogo sciatto e privo di iniziativa -scrivono, in una nota, Cesare Bruni – Fratelli d’Italia, Vincenzo Valletta – Lega, Mauro Anzalone – Forza Italia, Enzo De Amicis – Lista Celentano Sindaco e Maurizio Galardo – Udc- Noi siamo fermamente intenzionati a recuperare il tempo perduto e a governare nel segno della condivisione con tutte le forze sociali e con i cittadini. Lo faremo anche senza il sostegno costruttivo di una parte dell’opposizione, se questa vorrà continuare ad agire nell’isolamento e con la presunzione di infallibilità che le sono costati l’allontanamento dal palazzo di cui erano convinti di essere i padroni incontrastati”.
Ad ogni modo quella che tocca l’assessore Tesone resta una vicenda sicuramente complicata. Meraviglia l’assenza di una difesa diretta da parte del suo partito, la Lega, che ha tanto voluto il suo inserimento in giunta. Il silenzio imbarazzato sembra testimoniare un’indiretta presa di distanza dall’assessore. La figuraccia maggiore rischia di farla proprio il Carroccio e chi ha voluto indicare una perfetta sconosciuta in giunta. Un problema politico che dovrà essere risolto già nelle prossime ore.