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Madrid: avanti Musetti, Berrettini e Arnaldi. Il sanremese batte Djokovic

Roberto Mercaldo
Per il romano però ora c’è l’incubo dell’infortunio. Fuori Sonego e Darderi
Aprile 26, 2025
Matteo Berrettini

Era una sorta di italian-day al Master 1000 di Madrid, con ben cinque italiani impegnati. Ad aggiungersi a Cobolli, nell’approdo al terzo turno della competizione, sono stati in tre: Musetti, Arnaldi e Berrettini. Hanno invece lasciato il torneo spagnolo Sonego e Darderi.
Il primo a scendere in campo è stato Lorenzo Musetti, che doveva vedersela con l’argentino Etcheverry.
Per il tennista toscano avvio al fulmicotone (4-1) e poi pausa abbastanza inattesa, che ha riportato in linea di galleggiamento l’argentino. Approdato al tiebreak, Lorenzo ha però ritrovato lucidità nelle scelte e nell’esecuzione dei colpi, chiudendo vittoriosamente, sia pure con fatica.
Passata la paura, il nostro tennista ha sciorinato il suo brillante e fantasioso repertorio, non concedendo chance all’avversario. Niente da fare, invece, per Lorenzo Sonego contro Alex De Minaur. In questo momento il folletto australiano è superiore per varietà ed intensità dei colpi e Lorenzo ha dovuto, suo malgrado, prenderne atto (6/2 6/3).
È sceso poi in campo Matteo Arnaldi, contro il suo idolo Novak Djokovic. Comprensibilmente emozionato, il sanremese, ai microfoni del dopo match, un match in cui ha disposto piuttosto agevolmente dell’avversario.
Contro ogni pronostico infatti, ma confortando le sensazioni non brillantissime suscitate dal serbo in questa stagione sul rosso, Arnaldi è stato padrone del confronto.
Nole falloso, incerto, nervoso, ha mostrato qua e là sprazzi del suo immenso repertorio. Troppo poco però per battere Matteo, che ora ha un tabellone davvero intrigante, visto che dovrà vedersela con Dzumhur, bosniaco sorprendentemente approdato ai sedicesimi, battendo Baez.
Dolce e amaro per l’altro Matteo, Berrettini. Il romano ha battuto per la prima volta in carriera lo statunitense Giron, ma non potrà festeggiare il terzo turno raggiunto e il numero 29 ritrovato nel ranking, perché i soliti muscoli addominali lo hanno condizionato a partire dal finale di secondo set. Paradossalmente nel terzo, servendo a velocità molto ridotte, ma aumentando l’attenzione in manovra, si è imposto con un clamoroso 6/1. Difficile, quasi impossibile, che possa scendere in campo contro Draper.
Si è invece ritirato, in ritardo di un set e di un break, Luciano Darderi, che pure contro Tiafoe aveva iniziato in modo piuttosto brillante. Poi, i problemi fisici hanno scritto purtroppo il risultato.
Domani in campo Cobolli contro Nakashima e nel tabellone femminile Paolini contro Maria Sakkari.

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