Latina dà segni di vita. La seconda città del Lazio prova lentamente ad uscire dal suo habitat dominato ancora dalla palude politica ed economica, provando ad agganciare il carro dell’internazionalizzazione. Sembra incredibile considerata l’assenza di un’amministrazione comunale e le tante difficoltà logistiche del territorio, ma grazie a Cethegus è stato possibile portare a Latina le istituzioni vietnamite e non solo per un confronto con gli imprenditori pontini e per far conoscere il territorio. Latina ha infatti ospitato all’interno del bilaterale Europa Australasia, una delegazione di alto profilo della seconda economia dell’Asia per crescita economica, il Vietnam. Un’occasione unica per valorizzare le piccole e medie imprese e le eccellenze del nostro territorio. L’obiettivo è quello di un grande piano strategico che vede come protagoniste l’Europa e l’Asia, con l’intento di promuovere la cooperazione internazionale delle piccole e medie imprese. Questo è lo scopo del programma Iurc (International Urban and Regional Cooperation) della Commissione Europa, piano che promuove e finanzia la cooperazione attraverso il tema dello sviluppo urbano sostenibile e che vuole realizzare partenariati tra città europee ed extraeuropee, contribuendo a raggiungere gli obiettivi del Green Deal.
UN BRAND IN ASCESA
Quello di Cethegus è un brand necessario per tutto l’ecosistema locale. La Riviera di Cethegus è infatti il marchio di identità del grande ecosistema che va dal mare ai Lepini, da Fogliano a Ninfa, da Torre Astura alla strada interrotta, e raggiunge i Comuni che si affacciano sulla Via Appia. Un marchio ispirato a Marco Cornelio Cetego, primo bonificatore delle paludi pontine, al quale si deve il prosciugamento delle acque che invadevano la Via Appia, nonché l’escavazione di Rio Martino (la Fossa Cetega). L’operazione di marketing territoriale vede protagonista il manager di Latina Leonardo Valle.
“Possiamo tutti remare nella stessa direzione con un comune obiettivo: valorizzare il territorio. Manager e imprenditori insieme, in un rapporto con le istituzioni dove non si chiede, ma si offrono soluzioni -ha spiegato l’advisor Leonardo Valle– la generazione di oggi, che non è più quella dei coloni, ma è quella che può capire l’importanza di un ecosistema costiero e mettere l’umiltà giusta a servizio di un progetto che può premiare tutti. Una grande occasione di ripartenza con una visione inclusiva. Non è una gara a chi arriva primo, non si vince nulla, ma tutti possono contribuire a far vincere questo territorio”. Una scommessa che sembra essersi incamminata verso il successo. Per la classe dirigente della città può essere l’occasione per realizzare quella sinergia istituzionale ed economica che manca da decenni.