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La destra unita nella sfiducia a Coletta, ma il partito dell’inciucio resiste. Dal voto odierno Fratelli d’Italia può portare 3 pontini in Parlamento 

Marco Battistini
C’è grande attesa soprattutto dentro Fratelli d’Italia, che stando ai sondaggi ‘clandestini’ che circolano in queste ore e a rumors interni, potrebbe far eleggere ben tre parlamentari locali. 
Settembre 25, 2022
Il sindaco Coletta

Prima la vittoria elettorale nazionale, poi la sfiducia a Coletta. Il centrodestra pontino tenta di fare il colpo doppio. A lanciare il guanto di sfida a Coletta sono stati innanzitutto i vertici di Fratelli d’Italia “Come dichiarato più volte in sede pubblica e a mezzo stampa, il 28 settembre i consiglieri di Fratelli d’Italia procederanno con le azioni volte a sfiduciare Coletta -hanno evidenziato in una nota i dirigenti di FdI- questa è la linea politica stabilità dal coordinamento comunale del nostro partito, in accordo con il coordinatore provinciale Nicola Calandrini e con il vice coordinatore regionale Enrico Tiero. Abbiamo ribadito più volte la ferma intenzione di sfiduciare un sindaco che non ha né la maggioranza in Consiglio Comunale né la maggioranza dei cittadini; lo ha ampiamente dimostrato il risultato elettorale maturato il 4 settembre scorso. Per questo motivo mercoledì 28 settembre, durante il primo consiglio comunale, dopo la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del Sindaco, i consiglieri di Fratelli d’Italia abbandoneranno l’aula e procederanno con le operazioni per la sfiducia”. Una decisione già presa venerdì sera e rafforzata dal sostegno giunto dalla Lega e da Latina nel Cuore. Proprio la civica di Zaccheo ieri ha annunciato l’intenzione di procedere con la sfiducia. Ma dal notaio. La dichiarazione giunta nel primo pomeriggio è stata perentoria: “Come ribadito più volte in sede pubblica e nelle dichiarazioni alla stampa, il Movimento Politico Latina nel Cuore ritiene che mercoledì 28 settembre, subito dopo la convocazione del primo Consiglio Comunale, con la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del sindaco, l’unica strada percorribile sia quella di recarsi dal Notaio e firmare la sfiducia nei confronti di Coletta, altre soluzioni non sono praticabili”. 

SFIDUCIA APPESA AD UN FILO

Numeri alla mano i gruppi che hanno già dichiarato di voler procedere la sfiducia sono rappresentativi di 15 consiglieri. Ne mancherebbero 2 per mandare a casa Coletta. Basterebbe che 2 degli altri 5 dell’opposizione si aggiungessero ai 15. Il condizionale è d’obbligo. I riflettori sono puntati su Forza Italia. Claudio Fazzone ha dato la sua disponibilità a procedere alla sfiducia, purchè si decida (entro 1 mese) il candidato sindaco della coalizione. L’Udc che ha 1 consigliere comunale non ha sciolto la riserva, come del resto Annalisa Muzio. Che anzi al termine dell’assemblea programmatica di Fare Latina avrebbe aperto più di uno spiraglio al dialogo con il sindaco. “Chi sono gli unici che aprono al confronto con la città? Che si mettono ancora una volta a completa disposizione della loro comunità? Che ancora una volta senza paura parlano di programmi? Gli unici siamo noi di Fare Latina, gli altri aspettano e si nascondono” ha dichiarato la Muzio, che si è smarcata dai ‘falchi’ del centrodestra, sposando la linea della trattativa. Il partito dell’inciucio non ha ancora alzato bandiera bianca e non si esclude che tra i 5 consiglieri in bilico possano emergere alcuni ‘responsabili’ o ‘volenterosi’ dell’ultimo minuto, in grado di poter tenere in piedi Coletta ancora una volta. La sensazione è che i giochi si faranno fra lunedì e martedì. E ad incidere potrebbe essere il dato delle elezioni politiche di oggi. Soprattutto in considerazione del fatto che il voto odierno sarà il banco di prova per le regionali e le amministrative della prossima primavera. 

FRATELLI D’ITALIA PUO’ ELEGGERE 3 PONTINI

Urne aperte fino alle 23 per le elezioni politiche. C’è grande attesa soprattutto dentro Fratelli d’Italia, che stando ai sondaggi ‘clandestini’ che circolano in queste ore e a rumors interni, potrebbe far eleggere ben tre parlamentari locali. Innanzitutto Nicola Calandrini. Il coordinatore provinciale nel collegio plurinominale del Senato è dietro Andrea Augello ed Isabella Rauti. Quest’ultima ha un’elezione praticamente scontata in un collegio uninominale romano. Dunque Calandrini entrerà nuovamente a palazzo Madama.
Ma la novità vera è rappresentata dalle due donne scelte da Fratelli d’Italia, che potrebbero giocarsi chance concrete per Camera e Senato. In posizione eleggibile e con grandi possibilità di accesso a Montecitorio c’è Maurizia Barboni, pediatra di Terracina, ex delegata alla Sanità del Comune pontino e da sempre molto vicina a Nicola Procaccini. Quindi Sara Kelany, esponente del partito a Sperlonga, e che ricopre un incarico nell’ufficio studi di Fratelli d’Italia al Senato dovrebbe essere eletta alla Camera, in Lombardia. 

FAZZONE, OTTAVIANI E COLOSIMO VINCITORI ANNUNCIATI

La partita dei collegi uninominali in provincia appare senza storie.  Claudio Fazzone, Nicola Ottaviani e Chiara Colosimo dovrebbero vincere senza problemi. Il leader provinciale di Forza Italia si aspetta una valanga di consensi nell’uninominale del Senato (Frosinone-Latina), mentre l’ex sindaco leghista di Frosinone appare nettamente favorito nella circoscrizione pontino-ciociara Terracina-Cassino. Chiara Colosimo, romana della Balduina, che raccoglie l’eredità ‘pesante’ di Giorgia Meloni è largamente avanti nel collegio del nord pontino (Latina-Aprilia).
La Lega, che ricordiamo vede in corsa Claudio Durigon al Senato nel collegio Viterbo-Rieti, ha candidato nel listino del collegio plurinominale per la Camera, i pontini Giovanna Miele (al secondo posto della lista proporzionale) e Vincenzo Valletta, entrambi in corsa come consiglieri comunali uscenti anche per le elezioni di Latina. Solo la Miele ha chance di poter essere eletta, ma molto dipenderà dai numeri del partito. Quanto a Forza Italia, nel collegio plurinominale alla Camera al terzo posto del listino proporzionale c’è l’ex sindaco di Gaeta, Cosimino Mitrano, dietro a Paolo Barelli e Patrizia Marrocco.
Qualche speranza la coltivano i candidati del M5S. Gianluca Bono è in corsa nel collegio uninominale della Camera di Latina. Per il collegio uninominale alla Camera di Terracina corre invece Anna Mattiello. Al Senato, nel collegio uninominale, c’è l’attivista Anna Sacchetti.
Forte pessimismo si respira nel Partito Democratico. Tommaso Malandruccolo e Rita Visini sono votati al sacrificio, non avendo chance nei collegi di Latina e Terracina. Stefano Vanzini in posizione 3 nel collegio plurinominale ha ugualmente il destino segnato. I dem ormai sono rassegnati e aspettano le regionali per una difficile rivincita. 

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