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Internazionali di Francia, l’Italia comincia con un cinque su cinque

Roberto Mercaldo
Imprevedibile en plein dei nostri nella prima giornata di gare al Roland Garros
Maggio 29, 2023
Camila Giorgi (Foto: OA Sport)

Meglio di così non si può. La prima giornata di gare del Roland Garros, il major che di fatto è una sorta di campionato del mondo su terra rossa, si è conclusa con cinque vittorie azzurre su altrettanti match.
Erano confronti sui quali riponevamo legittime speranze di successo, ma che tutti valicassero l’ostacolo appariva alla vigilia un risultato alquanto difficile.
Il compito di aprire le danze, almeno in riferimento ai nostri, è toccato a Matteo Arnaldi, opposto al colombiano Galan.
Il giovanotto sanremese ha patito un po’ l’emozione dell’esordio francese, con un primo set infarcito di errori, che Galan ha chiuso 6/2, illudendosi potesse proseguire così.
Sbrogliato il tumulto, però, Matteo ha cominciato con l’essere più incisivo in risposta, continuando in verità a balbettare un po’ al servizio. Con grande tenacia, e cancellando un gran numero di palle break al rivale, Arnaldi ha vinto il secondo parziale e, finalmente sbloccato a livello psicologico, ha replicato la versione Madrid. Al buon Galan così non è rimasto che raccogliere due giochi nel quarto set, dopo il cappotto fuori stagione del terzo. Un Arnaldi col turbo, che ora attende il vincitore di Nakashima-Shapovalov.
Ha vinto in tre set l’attesissimo Musetti, che al pari di Arnaldi ha impiegato un set a scrollarsi di dosso le tensioni. A differenza di Matteo, il nostro Lorenzo ha però portato a casa, sia pure con immane fatica, anche il primo parziale, potendo così chiudere il confronto sul 3/0.

Ymer non era avversario da prendere alla leggera, perché aveva raggiunto i sedicesimi nelle ultime due edizioni del torneo parigino. Il modo in cui Musetti lo ha superato conforta in vista dei successivi impegni.
Non ha tremato Lorenzo Sonego, al cospetto di uno Shelton che sul veloce e già un portento.
La terra rossa rimane per il muscolato giovanotto americano un pianeta semi sconosciuto, del quale carpisce segreti ad ogni gara. Sonego ha fatto in modo che ieri non ne carpisse troppi, con la sola eccezione del secondo set, in cui la curiosità del tennista stelle e strisce ha trovato congruo appagamento.

ERRANI E GIORGI, OBIETTIVO CENTRATO

Si era detto dei sorteggi davvero poco fortunati delle nostre ragazze, ma l’avvio di torneo ha riportato il buonumore in casa Italia.
Camila Giorgi, momentanea numero uno azzurra, alla luce della cambiale di punti che Trevisan deve pagare quale semifinalista della scorsa edizione, ha vinto in modo netto al cospetto di Cornet, avversaria sempre ostica, sebbene lo scorrere delle primavere non vada in sintonia col suo animo guerriero.
Stavolta Alizè ha dovuto ammainar bandiera in due set, contro una Giorgi centrata e non “esagerata” nel cercare precocemente i vincenti.

Sorprendente, per dirla con franchezza, la vittoria di “Sarita” Errani, che ha sconfitto in rimonta la svizzera Teichmann. Alla ricerca di una seconda giovinezza, Sara ha lottato con il suo consueto temperamento, sgretolando in modo progressivo le resistenze dell’elvetica, che nel terzo set ha visto la romagnola allontanarsi in modo definitivo, grazie a variazioni efficaci inserite nel contesto di una regolarità straordinaria.
Oggi scendono in campo altri sei italiani: compito difficile per Fognini contro Aliassime, pressoché impossibile per Cobolli con Alcaraz, ma per il romano di Firenze sarà pur sempre un’esperienza da ricordare. Con ben altre ambizioni giocherà Cecchinato contro il francesino Van Assche, talento purissimo ma ancora acerbo.

A Sinner, testa di serie numero 8, toccherà in serata Alexandre Muller, francese non disprezzabile per bagaglio tecnico.
Esordisce anche Martina Trevisan, che ha l’obbligo di andare avanti per non precipitare nel ranking. Peccato che Svitolina sia avversaria tra le peggiori che potessero capitare a una testa di serie.
Avversaria fortissima anche per Elisabetta Cocciaretto: Kvitova resta una “big”, anche adesso che non ha più 20 anni. Provarci per Elisabetta è d’obbligo, ma la ceca è favorita.

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