Qualche assenza di rilievo, però ampiamente prevista. Qualche punta che non nasconde ambizioni di podio e di metallo pregiato. Così l’Italia dell’atletica si presenterà dal 21 al 23 marzo alla rassegna iridata di Nanchino, i mondiali in sala che in verità sono il recupero di una manifestazione già prevista due volte e altrettante volte cancellata dal Covid.
Sono ventuno in tutto i portacolori azzurri all’evento cinese, 12 uomini e 9 donne. Tra i primi spicca l’assenza di Marcell Jacobs, che sui 60 metri è stato campione del mondo ma che aveva già deciso da tempo di disertare tanto i campionati Europei che quelli iridati. Non c’è il baby Sioli, fresca medaglia di bronzo continentale nel salto in alto, specialità che vedrà il solo Lando battagliare con i più forti specialisti mondiali.
Tra le donne l’assenza più illustre è naturalmente quella di Larissa Iapichino, che a Apeldoorn ha conquistato la sua prima medaglia d’oro tra i grandi ma che già nel suo programma orginario di quest’anno non aveva incluso i mondiali di Nanchino.
Alla stregua dell’Italia, anche altre nazioni cha vanno per la maggiore non presenteranno alcune punte importanti, visto che anche la stagione all’aperto quest’anno sarà particolarmente ricca di appuntamenti importanti.
Non mancherà comunque lo spettacolo, perché tante star dell’atletica mondiale andranno a caccia del gradino più alto del podio, nonché di tempi e misure di rilievo.
Uomini: Stephen Awuah Baffour e Yassain Bandaogo (60 metri), Giovanni Lazzaro (800 metri), Joao Bussotti Neves (1500 metri), Nicolò Giacalone e Lorenzo Simonelli (60 ostacoli), Manuel Lando (salto in alto), Mattia Furlani (salto in lungo), Andrea Dallavalle e Andy Diaz (salto triplo), Leonardo Fabbri e Zane Weir (getto del peso). Donne: Zaynab Dosso e Gloria Hooper (60 metri), Eloisa Coiro (800 metri), Sintayehu Vissa (1500 metri), Giada Carmassi ed Elisa Maria Di Lazzaro (60 ostacoli), Idea Pieroni (salto in alto), Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo (salto con l’asta).