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Il Frosinone ai raggi X: la stagione dei protagonisti in vista dello sprint finale per la salvezza

Roberto Mercaldo
Febbraio 22, 2024
Matias Soulè

Tredici gare per tagliare lo striscione del traguardo: attese, speranze, ambizioni e progetti racchiusi in 1170 minuti di calcistiche emozioni. Il Frosinone si gioca la salvezza, consapevole che per la prima volta abbia consistenti possibilità di centrarla. Suoi interlocutori altri 7 club, per una volata della paura che i canarini dovranno sostenere a buon ritmo: servono 13-14 punti per mettersi al riparo da ogni sorpresa negativa. Dopo una fase piuttosto complessa, con il calendario a complicare un po’ la vita ai giallazzurri di Eusebio Di Francesco, ora l’ultimo grande scoglio della sequenza terribile si chiamerà Juventus. Poi inizieranno quelle gare dove l’1X2 sarà un groviglio inestricabile. Ma vediamo come hanno giocato fino ad oggi i calciatori giallazzurri, quando 2 terzi di campionato sono già alle spalle.
****LA DIFESA****
TURATI 5,5 – Ha alternato partite da assoluto protagonista, come quella con il Sassuolo, ad altre in cui è stato l’involontario artefice di piccoli o grandi infortuni. In specie gli si imputano il gol del Lecce al morire del match di Via del Mare, il gol subito da centrocampo da Dimarco e un paio di marcature avversarie arrivate proprio sul suo palo. La sensazione è che non sia per le mezze misure: o bravissimo nei giorni in cui si esalta o vulnerabile nelle giornate no.
CEROFOLINI 6 – Pochissime apparizioni per l’ex portiere della Fiorentina, che è stato in campo in Coppa Italia e in una sola gara di campionato. Ha fatto il suo: niente miracoli, ma niente incertezze.
OYONO 6,5 – Un infortunio gli ha impedito di continuare a fornire il suo consistente contributo alla squadra: sedici gare da protagonista, ora da 9 purtroppo è costretto al forfait. Non è ancora rientrato in gruppo, ma il momento del suo rientro ora non è più così distante. Tra i migliori del girone di andata, si era guadagnato le attenzioni di tanti club importanti.
LIROLA 6 – Nove presenze e un gol per il terzino ex Sassuolo, che al pari degli altri compagni di reparto ha dovuto fare i conti con un infortunio per nulla trascurabile. Nelle 9 gare giocate ha confermato di essere un laterale basso molto bravo in fase di spinta, con qualche problemino in più nella fase prettamente difensiva.
MARCHIZZA 7- Il malaugurato infortunio che lo ha tolto dai giochi, costringendolo a subire un delicato ma per fortuna perfettamente riuscito intervento, ha fermato una stagione ampiamente positiva. Il terzino romano aveva dato prova di affidabilità, gestendo le due fasi con grande autorevolezza.
VALERI 6 – Ultimo arrivato, ma solo in ordine cronologico, in casa canarina, si è già inserito compiutamente nella scacchiera giallazzurra,.
ZORTEA 6 – Colpito anche lui dalla “maledizione degli infortuni”, non ha fatto in tempo a mostrare le sue eccellenti qualità che è finito nella lista degli indisponibili. Una gara da titolare, poi suo malgrado l’oblio. Anche lui sarà un’arma importante nello sprint finale.
ROMAGNOLI 5,5 – Dal centrale cremonese ci si attendeva forse qualcosina in più. Ventuno presenze e un gol all’attivo, ma anche qualche incertezza di troppo per quello che è il giocatore più esperto del pacchetto arretrato canarino.
OKOLI 6,5 – Fisicità e determinazione al servizio della causa. E’ un giovane, e come tale commette talvolta ingenuità evitabili, l’ultima il “mani” che ha propiziato il rigore per la Roma. Il suo rendimento comunque è sempre ampiamente sufficiente.
MONTERISI 7 – Il gol con il Genoa allo scadere del match è il manifesto della sua stagione. Getta il cuore oltre l’ostacolo, il 22enne di Trani, e anche la serie A gli schiude il palcoscenico, dopo che persino il torneo cadetto sembrava troppo grande per lui. Una scoperta piacevole: giocatore duttile e dotato di straordinaria determinazione. Ha margini tecnici di crescita e questo non è un male.
LUSUARDI 6 – Qualche apparizione, anche sorprendente in verità, prima di arrendersi alla legge dell’infortunio, che ha colpito tutti gli elementi della difesa con un senso poco opportuno della democrazia.
KALAJ E BONIFAZI NG – Lungodegente il primo, subito infortunato il secondo.


****IL CENTROCAMPO****
GARRITANO 6 – Sul piano dell’impegno e dell’abnegazione è senza dubbio un giocatore encomiabile. Diligente, volitivo, duttile, non ha forse la cifra tecnica per eccellere in massima serie, ma per fornire un buon contributo sì.
MAZZITELLI 7,5 – Anche il capitano ha pagato il suo tributo alla sfortuna, saltando un buon numero di gare. Peccato davvero, perché sta giocando un campionato su altissimi livelli, peraltro impreziosito da una vena da goleador che non era apparsa mai così fulgida (4 marcature in 15 match per lui).
BARRENECHEA 7 – Giocatore di un’utilità clamorosa. Davanti alla difesa dà sicurezza, più avanti va a caccia di palloni con una capacità non comune. Peccato che non abbia pari dimestichezza con il tiro in porta.
BRESCIANINI 7 – Altra rivelazione di questa stagione. Personalità, duttilità e applicazione non gli fanno difetto e così il biondo centrocampista scuola Milan ha saputo rendersi utile anche quale esterno basso. E potrebbe crescere ancora in modo consistente…
GELLI 7 – Da fuori rosa nell’Albinoleffe a protagonista assoluto in serie A: trova le differenze! Il buon Francesco sa fare tutto: il terzino, l’interno di regia, l’incursore di centrocampo e tanto altro. Sbaglia poco, quasi mai.
HARROUI 6,5 – Aveva iniziato in modo folgorante, prima di fermarsi per un lungo periodo. Al rientro, bravo ma non bravissimo come in avvio. Servirà, eccome, per lo sprint finale.
REINIER 6,5 – Anche per lui c’è stato un momento di grande rendimento, in cui sembrava che tutto fosse semplice e che le sue doti tecniche, innegabili, potessero fare la differenza.
BAEZ 6 – Dieci presenze e un gol per l’uruguaiano giallazzurro, gol realizzato al cospetto della Juventus. Una stagione con non molte luci e una cessione che sembrava certa ma poi non è arrivata perché il 28enne di Montevideo aveva problematiche di natura fisica, ora risolte.
GHEDJEMIS 6,5 – Davvero una lieta sorpresa le sue prime apparizioni in maglia canarina. Anche per lui il malanno muscolare, speriamo lieve, ha poco opportunamente interrotto il discorso appena iniziato. Lo attendiamo di nuovo in campo.
IBRAHIMOVIC 6,5 – Sembrava avviato a una stagione stratosferica, ma poi ha progressivamente perso posizioni nelle gerarchie di mister Di Francesco. E’ giovanissimo ed ha margini enormi di crescita. Per certo la personalità non gli fa difetto.
****L’ATTACCO****
CHEDDIRA 5 – Il centravanti marocchino meriterebbe 7 per l’impegno profuso, perché non c’è pallone che non abbia inseguito e non c’è corsa che si sia risparmiato. Putroppo però la valutazione di un attaccante non può prescindere dal suo rendimento in zona gol e allora il discorso cambia perché Walid ha segnato solo una rete in campionato ed una in Coppa Italia, entrambe peraltro dal dischetto. Su azione non è ancora riuscito a timbrare l’appuntamento con il gol. Ed è un dato incontrovertibile.
SOULÈ 8 – Dieci gol, quattro pali, due assist, 73 dribbling riusciti, giocate sopraffine e un tocco di palla che non è diffuso nemmeno tra coloro che del calcio fanno la propria professione. Sarà un calciatore importante, e a conti fatti già lo è.
KAIO JORGE 6 – Ha faticato a raggiungere una condizione fisica ottimale, dopo il grave infortunio dello scorso anno. Sembrava aver trovato un buon feeling con il gol, ma purtroppo anche lui si è fermato, e nelle ultime due gare ha sciupato un gran numero di palle gol.
KVERNADZE 5,5 – Nella prima parte della stagione ha avuto qualche opportunità ma non ha saputo coglierla appieno. Ora nelle scelte di mister Di Francesco è nelle retrovie.
CUNI 5,5 – Il suo gol di tacco all’Empoli è stato senza dubbio di grande bellezza, ma ha avuto il torto di essere… troppo solo. Anche per lui la freddezza sotto rete non è stata una caratteristica precipua e purtroppo fa tutta la differenza del mondo.
CASO 5,5 – Al centro di una vicenda un po’ singolare in sede di campagna acquisti di riparazione, quando ha rifiutato tre club di B e uno di serie A. Lui vuole il Frosinone, anche se, dopo essere stato grande protagonista nel vittorioso campionato cadetto, quest’anno non ha trovato lo spazio che avrebbe voluto. Vedremo se la scelta di restare apporterà benefici a sé e al club.
SECK 6 – L’esordio è stato buono, anzi molto buono, ma ora ci sarà bisogno di controprove. Ha comunque qualità e corsa e potrebbe essere un elemento prezioso per questo finale di stagione.



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