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Frosinone, una vittoria “serenissima” per avvicinare il traguardo

Roberto Mercaldo
Mulattieri e Caso i profeti di un tre a zero che nemmeno esprime appieno la differenza emersa sul rettangolo di gioco
Marzo 5, 2023

Di questo passo, dopo gli aggettivi, finiranno anche i superlativi. E allora per raccontare le gesta dei ragazzi del Frosinone si dovrà attingere alla letteratura epica o magari allo sturm und drang, perché tempesta e impeto è questa squadra forgiata nel ferro.
Si temeva l’orgoglio del Venezia, ferito e ingigantito da una sconfitta non proprio cristallina patita nella gara precedente; si temeva Pohjanpalo, il vichingo col vizio del gol; e, non ultimo, si temeva il ricordo della recita casalinga più vicina.
Il motto del Frosinone è però “rispetto per tutti e paura di nessuno”. Detto, fatto. Meno di un giro di lancette e già Rohden minaccia la porta ospite: è un messaggio chiaro alla partita, al Venezia e al campionato. Il Frosinone vuole aggredire il match e vuole gettare sul piatto tutte le fiches. Il Venezia è intimorito dalle folate rabbiose della capolista, che attacca a pieno organico e tiene i veneti nella loro metà campo. E il risultato si sblocca, fatalmente, grazie a Mulattieri, bravo a nascondere le proprie intenzioni e, messo giù con una finta il proprio marcatore, a metterla nel sette. Il gol è ulteriore benzina per gli scatenati giallazzurri, che quando ripartono lo fanno con un indice di pericolosità davvero elevatissimo. Un pizzico di imprecisione e la bravura di Joronen impediscono al team di Grosso di mettere ulteriore margine tra sè e gli avvversari prima che si vada al riposo, ma in campo c’è una sola squadra e la definitivitá del verdetto è solo rinviata.

SHOW DEI CANARINI A INIZIO RIPRESA

I primi minuti del secondo tempo sono per i veneziani un remake del film “Dal tramonto all’alba”. In luogo di mostri dai denti aguzzi a terrorizzare i ragazzi di Vanoli sono dei funamboli della pelota, dei ragazzi buoni ed educati, che però in maglietta e pantaloncini possono diventare per i rivali di turno il peggiore degli incubi.
Caso, Insigne, Oyono e Cotali sbucano dappertutto, lanciati sapientemente dai compagni del centrocampo, e la retroguardia veneziana non sa come fronteggiarli.
Caso accelera con la palla al piede e firma il 2/0 con tocco sapiente, Oyono invade l’area veneziana e porge a Mulattieri un pallone che del modello “basta spingere”, ancora Caso irride il diretto marcatore e solo il palo gli nega il quarto gol.
Quel che è peggio, per i malcapitati veneziani, è che manca ancora mezz’ora. La dea del calcio è però benevola con i veneti, perché nonostante il Frosinone continui ad arrembare, con Bidaoui e Baez nuovi entrati di grande ispirazione, il punteggio non assume connotati ancor più punitivi. Il Frosinone compie così un altro passo verso il sogno della massima serie, toccando quota 61.

LE PAGELLE DEI CANARINI

TURATI 6,5: Deve svolgere esclusivamente l’ordinaria amministrazione, ma lo fa con diligenza.
OYONO 7: Prestazione sontuoso con la perla dell’assist per il gol del 3/0.
RAVANELLI 6,5: Non deve fare certo gli straordinari, ma la sicurezza che esibisce è degna di elogio.
LUCIONI 6,5: Stavolta si limita a svolgere, bene, il suo ruolo istituzionale.
COTALI 7: Grande spinta nel settore di competenza e bravo anche in fase difensiva.
ROHDEN 6,5: Rischia di sbloccarla dopo pochi secondi, ma oggi la mira non è la sua dote precipua.
KONE 6: Un altro passo verso la forma ottimale.
BOLOCA 6,5: Non la sua miglior prestazione per esuberanza e numero di palloni toccati, ma il suo apporto è sempre prezioso.
GELLI 6,5: Ripaga il tecnico Grosso della fiducia accordatagli con una prova molto diligente.
OLIVERI SV: Uno scampolo di gara.
INSIGNE 6,5: Si sacrifica nel cucire il gioco e lo fa con grande sicurezza.
BAEZ 6,5: Si fa ribattere da Joronen una conclusione ravvicinata, ma è vivace e sempre pericoloso.
MULATTIERI 7,5: Una doppietta per festeggiare la ritrovata maglia da titolare.
BORRELLI SV: Anche per lui una presenza utile a fini statistici.
CASO 7,5: Quando accelera palla al piede non esistono modi leciti per fermarlo.
BIDAOUI 6,5: Appuntamento col primo gol rinviato. Colpa di Joronen

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