Si avvicina per il Frosinone la prima amichevole, o meglio il primo riscontro della fatica dei giorni già consumati di questo luglio infuocato.
Sarà quel che gli addetti ai lavori definiscono galoppo o sgroppata, mutuando da altri sport e da altri “atleti” una terminologia pittoresca.
A incrociare gli scarpini con il team giallazzurro in embrione sarà una rappresentativa della città di Mondragone.
Il significato sarà semplice: riprendere confidenza con le dinamiche di una gara, senza la pretesa di ottenere chissà quali risposte.
Intanto il gruppo è sempre in attesa dei nuovi arrivi, che da semplici ipotesi si sono trasformati in quasi certezze.
Parliamo ovviamente di Turati (che è già a Fiuggi), Marchizza e Harroui, tutti in procinto di diventare ufficialmente giocatori del Frosinone.
Il percorso inverso lo compirà invece Daniel Boloca, che nel Sassuolo cercherà la definitiva consacrazione, dopo la grande stagione cadetta, che lo ha segnalato al grande pubblico come uno dei migliori centrocampisti italiani.
PRIME IMPRESSIONI DI KVERNADZE
Intanto, sul sito ufficiale del club, sono arrivate le prime sensazioni italiane del georgiano Kvernadze.
In attesa di prender confidenza con la lingua italiana, pochi proclami, come è giusto che sia, ma l’esternazione di una gran voglia di far bene, nel contesto di un campionato che ha sempre sognato.
Sul proprio idolo, sul giocatore da emulare, nessuna sorpresa: è ovviamente il connazionale Kvaratskhelia, che ha seguito con grande interesse e ammirazione per tutto lo scorso campionato.
Pronto a far bene e senza pretesa di imporre il ruolo (“Sono un’ala sinistra ma giocherò dove mi verrà detto di farlo”), il buon Giorgi suda e lavora con gli altri nel ritiro di Fiuggi, avido di apprendere la lingua, la filosofia di gioco i segreti e le mille sfaccettature del campionato più bello del mondo (ci perdoni la Premier per l’anacronismo, ma la storia del calcio dice ancora così).