Ultima recita casalinga per il Frosinone delle meraviglie. La chiusura di un campionato indimenticabile non poteva essere più bella e suggestiva, perché i giallazzurri di Fabio Grosso trovano il Genoa di Alberto Gilardino. Entrambe hanno già acquisito la promozione in massima serie e il solo verdetto ancora in sospeso riguarda il primo posto finale.
I canarini hanno quattro punti di vantaggio e con un pareggio raggiungerebbero due traguardi: il primato finale e il record assoluto di punti del club, già eguagliato con la vittoria di Pisa.
Proprio il match sul campo dei toscani ha chiarito che il Frosinone non vuole tirare i remi in barca, perché sarebbe come tradire la spensieratezza e l’entusiasmo che hanno prodotto un risultato sbalorditivo.
Speculare, calcolare, gestire, sono verbi cancellati dal vocabolario di Fabio Grosso: ogni partita si gioca al massimo delle possibilità, con i giocatori che in quel determinato momento forniscono più garanzie.
Eh già, i calciatori. La super stagione ha presentato il conto in termini d’infortuni, con tanti atleti che hanno pagato dazio. Il serafico Grosso non se ne cruccia oltre il lecito, considerando che anche questo in fondo faccia parte delle dinamiche di un’annata.
Certamente chi scenderà in campo lo farà con le motivazioni di sempre, pronto a regalare ai tifosi l’ennesima gioia di questo percorso fatato.
OUT ANCHE BORRELLI
L’ultimo infortunio in ordine di tempo riguarda il bomber Borrelli, che dovrà rinunciare al proposito di segnare un altro gol importante.
Gennaro, nei limiti di impiego concessigli, ha saputo incidere in gare importanti, realizzando gol di platino: non tanti, ma determinanti.
Permanendo l’assenza di Borrelli, toccherà a Moro il compito di finalizzatore principe nel match dei match.
Il Genoa da sempre si ritiene in possesso della rosa più qualitativa della cadetteria, ma il Frosinone reclama i diritti d’autore, per una fuga che aveva assunto dimensioni inusuali.
Sarebbe bello se fosse proprio Moro, ingiustamente criticato per qualche occasione fallita, a far centro nella sfida delle sfide, a porre un ideale sigillo a una stagione che pure ne ha evidenziato virtù di bomber con le stimmate.
Sono Oyono, Frabotta, Lulic e Ravanelli gli altri impossibilitati a partecipare alla festa. Saranno in tribuna, a fare il tifo per i compagni e sarà un po’ come essere in campo, perché questo Frosinone ha dimostrato di avere una sola grande anima e tanti volti: i volti belli dei ragazzi terribili. Un ultimo sforzo, monelli giallazzurri!