Sconfitta evitabile, quella che il Frosinone ha incassato all’Arena Garibaldi Anconetani, per via di un gol subito nel finale, nel contesto di una gara in cui i ciociari non avevano corso praticamente alcun rischio concreto.
Nell’unica circostanza in cui i pisani hanno minacciato la porta giallazzurra, è arrivato il gol che ha scritto il risultato, fermando a dieci partite la serie utile della compagine frusinate. Il passo falso, che alla vigilia era considerato un’ipotesi nemmeno remota, visto il valore dei nerazzurri, ha però conseguenze particolarmente negative sulla classifica, alla luce di risultati inattesi di Sudtirol e soprattutto Reggiana. Gli altoatesini hanno vinto a Palermo e la formazione di Dionigi ha espugnato Modena nel derby emiliano, riportandosi a un solo punto dal team di Bianco. In attesa di Cittadella-Brescia, che stanno iniziando ora il loro match, il discorso per la salvezza diretta diventa comunque un po’ più complesso.
Peccato, perché davvero il Frosinone, sia pure senza brillare in fase offensiva, aveva strameritato il pareggio, contenendo gli attacchi del Pisa in modo persino agevole.
LA CRONACA
Le scelte di Bianco privilegiano Lusuardi, che completa con gli annunciati Bracaglia e Cittadini il reparto dei centrali; a centrocampo con Vural e Bohinen ci sono Anthony Oyono e Begic mentre davanti con Ghedjemis e Ambrosino c’è Distefano.
La gara inizia con il Pisa in avanti, ma il Frosinone è solido e attento e non manca di ripartire con una certa pericolosità.
Di fatto il primo spunto di cronaca lo forniscono proprio i ciociari, con Begic che penetra in area e viene fermato con cattive da Canestrelli. Per Ghersini però non ci sono gli estremi per la concessione del penalty.
Il Pisa tiene il pallone in prevalenza, ma fatalmente alla trequarti finisce col perderlo. Così, Tramoni prova la soluzione dalla grande distanza al 28’, senza fortuna.
Al 32’ Ambrosino pizzica il pallone di testa cercando il secondo palo: palla fuori di un soffio.
Brivido tre minuti più tardi per i giappazzurri, perché Cerofolini in fase di rinvio si fa portar via palla da Tramoni ma poi è bravo a chiudergli lo specchio.
Incursione in area pisana di Bracaglia, ma il suo tiro cross non produce una reale opportunità e le ostilità s’interrompono col risultato in bianco, dopo 2 minuti d’ininterrotto possesso palla frusinate.
LA RIPRESA
Il Frosinone rientra in campo con la novità Kvernadze, subentrato ad Ambrosino, con Distefano spostato al centro dell’attacco giallazzurro. Pisa più intraprendente sin dall’avvio della seconda frazione, ma ne scaturisce solo un calcio d’angolo senza esito. Al 52′ Moreo aggancia in modo elegante un pallone proveniente dalla trequarti e tenta una girata altamente improbabile ma estremamente spettacolare. Al 55′ finisce la partita di Ghedjemis e Distefano, sostituiti da Partipilo e Canotto e così tutto il tridente di inizio gara viene di fatto avvicendato.
Al 63′ Partipilo si affida all’azione personale e cerca un tiro a giro a elevatissimo coefficiente di difficoltà. Pallone molto distante dai pali pisani.
Si va avanti così, senza particolari emozioni, ma la partita si sblocca all’improvviso. Errore fatale di Kvernadze che all’82’ sbuccia un pallone regalando un fallo laterale ai pisani, abili a batterlo velocemente per Meister che galoppa, vanamente inseguito dallo stesso Kvernadze e arrivato a due passi da Cerofolini lo batte con freddezza.
E’ una doccia fredda, anzi gelata, per il Frosinone che sembrava in grado di condurre senza patemi in porto il pareggio in bianco.
Ci sono ben sette minuti di recupero. Al 3′ il Frosinone guadagna un corner, ma il colpo di testa di Lusuardi è impreciso. L’attacco giallazzurro prosegue, senza particolare lucidità. Arriva un altro corner, ma stavolta nessuno è in grado di svettare nella nutritissima area toscana. E la serie positiva si arresta così nel giorno in cui il Frosinone ha subito meno tiri nello specchio della porta, praticamente 2.