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Frosinone, il futuro è adesso: a fari spenti si lavora sulla squadra che verrà

Roberto Mercaldo
Intanto il direttore Guido Angelozzi ha ricevuto presso il Circolo Aniene il premio Ussi
Giugno 6, 2023
Angelozzi riceve il premio Ussi

Ci sono ancora due caselline vuote nella serie A 2023-24. Nella prima verrà collocata la vincente dello spareggio salvezza tra Spezia e Verona; nell’altra la vincitrice della finale playoff tra Bari e Cagliari. Ancora qualche giorno e le 20 elette saranno tutte note e tutte pronte a disegnare i nuovi scenari per la stagione che verrà.
La neopromossa Frosinone, alla terza esperienza in massima serie, cova l’ambizione di centrare un altro traguardo storico: quello della prima salvezza. Per tagliarlo avrà bisogno di compiere un’impresa analoga a quella appena portata a termine.
C’è da scavalcare un ostacolo davvero consistente, perché arrivare davanti a tre club di serie A non sarà per nulla agevole.
Il direttore Guido Angelozzi, senza dubbio tra i principali artefici del miracolo Frosinone, lo ha detto senza mezzi termini. “La serie A è un altro pianeta, un’altra dimensione”. Proprio ieri mattina, presso il Circolo Canottieri Aniene, il dirigente giallazzurro è stato insignito del Premio Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana).

Padrone di casa il presidente del Coni, Giovanni Malagò, presenti anche il presidente nazionale Ussi Gianfranco Coppola e il presidente dell’Ordine regionale Lazio, Guido D’Ubaldo.
Proprio quest’ultimo ha consegnato il riconoscimento al dirigente canarino, nel corso di una mattinata in cui è stato premiato anche il giovane centrocampista della Roma, Edoardo Bove.
E a proposito di giovani, sarà proprio in quella direzione che il Frosinone dovrà muoversi, nel rispetto di un progetto che esige sostenibilità ed equilibrio.
La strategia è chiara, e darà seguito a una politica già intrapresa da due stagioni: nessun super ingaggio, nessuna “prima donna”. Il segreto dovrà essere il gruppo, nel rispetto di esigenze irrinunciabili di competitività.

LE STRATEGIE DELLA CAMPAGNA ACQUISTI

È palese che affrontare la massima serie senza alcun giocatore di categoria potrebbe comportare un rischio troppo elevato. Certamente lo staff che presiede alla campagna acquisti, col direttore Angelozzi in prima linea, dovrà lavorare alla ricerca di qualche prospetto che, senza spaccare un gruppo coeso e persino granitico, potrà aggiungere esperienza e conoscenza del massimo campionato.
Il ruolo che è stato di Lucioni, dovrà essere affidato a due o tre elementi di provata esperienza, le chiocce di una nidiata che non potrà prescindere dal gruppo dello scorso campionato.
La priorità allora è quella di trattenere più elementi possibili di quel manipolo di eroi in maglietta e pantaloncini. Il primo nodo da sciogliere si chiama Fabio Grosso.

Le intenzioni del club sono quelle più ovvie e vanno nella direzione di una riconferma. C’è però un’altra regola aurea del credo giallazzurro e riguarda l’opportunità di non tarpare le ali a nessuno. Fuor di metafora, Grosso dovrebbe restare, sempreché non gli si prospetti la possibilità di compiere un consistente balzo in avanti per una carriera che potrebbe riservargli soddisfazioni analoghe a quelle avute da calciatore.
La decisone, per il bene di Grosso e del club ciociaro, dovrà essere presa in tempi brevi, perché è evidente che la scelta del “condottiero” potrà in qualche misura influenzare le strategie di mercato.
Alcune posizioni sono già state definite, con Mazzitelli e Borrelli che resteranno in giallazzurro, mentre Cotali, terzino affidabile e continuo, sembra destinato ad indossare altra casacca.
Anche il centrale di difesa Ravanelli ha salutato tramite social e sembrerebbe in partenza, ma la società tenterà di convincere la Cremonese a rinnovare il prestito o addirittura a cedere in via definita al Frosinone il giocatore trentino.

Analoga situazione per il portiere Turati: il Frosinone vorrebbe che fosse lui a difendere i pali della porta giallazzurra anche nella prossima stagione, ma c’è da convincere il Sassuolo, che pensa a Stefano quale legittimo erede di Consigli fin dalla prossima stagione. Anche in questo caso trattativa delicata ma non impossibile.
E Mulattieri? Il ragazzo ha convinto tutti e il Frosinone vuole esercitare il diritto di riscatto. All’Inter resterebbe il controriscatto, che potrebbe porre la parola fine sulle possibilità di permanenza. Posizione in bilico anche questa, allora, ma la speranza di rivedere Samuele in giallazzurro non è certo remota.
Infine capitan Lucioni: tra Lecce e Frosinone, stando ai rumors, potrebbe spuntare quale terzo incomodo il Palermo, attratto non poco dalla straordinaria capacità del difensore centrale di trascinare i club alla promozione in A. Quello sarà l’obiettivo del team rosanero nella prossima stagione e allora Lucioni diventa un prospetto essenziale. Nessuno può nemmeno escludere che tra i tre litiganti il quarto goda, ma consentiteci di esporre una sensazione: il buon Fabio non cambierà maglia e condurrà la difesa canarina verso il traguardo della salvezza.

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