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Frosinone, che suicidio: sciupa un triplice vantaggio e si fa beffare nel recupero da Pavoletti, vince il Cagliari 4-3

Roberto Mercaldo
Ottobre 29, 2023
L'esultanza dei giocatori del Cagliari

Passerà alla storia, ma di certo in casa Frosinone si farà il possibile per dimenticarla in fretta.
La gara tra il Cagliari di Ranieri e i ciociari è stata una dimostrazione di come il calcio sia imprevedibile e soggiaccia a logiche davvero strambe. Una gara che il Frosinone stava vincendo in scioltezza e con un vantaggio abissale fino a 20 minuti dal termine, è andata al Cagliari, che ha prima riaperto la sfida con Oristanio e Moukumbou, poi l’ha clamorosamente ribaltata con una doppietta di Pavoletti in pieno recupero. Per le modalità che l’hanno determinata è una sconfitta dura, anzi durissima da digerire.

LA CRONACA

Di Francesco promuove titolari Monterisi al centro della difesa, Lirola sulla corsia di destra, Brescianini quale vice Mazzitelli e Cuni quale riferimento più avanzato. Dopo un avvio vigoroso del Cagliari, il Frosinone cerca per primo la porta avversaria, con Soulè, che al 6’ chiama Scuffet alla deviazione in corner.
Sulla fascia destra del settore offensivo, i giallazzurri sviluppano in prevalenza le loro iniziative e al quarto d’ora Lirola imbecca ancora l’italo argentino, il cui tiro cross non produce danni alla porta isolana.

Grande parata di Turati su Deiola al 19’, ma il punto sarebbe stato eventualmente annullato per offside.
Il Frosinone sblocca il confronto, con merito, al 23’, con Soulè che ruba palla a Dossena e porge a Reinier, bravissimo a restituirgli palla: sinistro chirurgico e Scuffet deve arrendersi. I sardi si gettano in avanti con rabbia e con idee non sempre chiare. Dal tumulto dei sentimenti rossoblù scaturiscono una punizione calciata sulla barriera e una zuccata di Goldanica che trova pronto Turati. Sul disimpegno una mano malandrina e ingenua del genietto Soulè porta Mancosu sul dischetto, ma è la traversa a prestar soccorso al Frosinone sul tiro dagli undici metri.

Scampato il pericolo, i ciociari tornano ad affacciarsi nella metà campo avversaria e minacciano la porta cagliaritana al 34’ con un calcio da fermo eseguito da Soulè: l’estremo difensore sardo devia in corner.
È il prologo al raddoppio, che arriva tre minuti dopo, in virtù di una strepitosa azione del numero 18, che semina avversari in dribbling e deposita di giustezza nella porta cagliaritana.
I guai del Cagliari non sono finiti, perché dopo un tiro perfettibile di Luvumbo, s’infortuna Nandez, uno dei più propositivi tra i locali e al 44’ un colpo di testa di Mancosu su cross di Luvumbo viene ancora respinto dal palo, consentendo al Frosinone di andare al riposo con il doppio vantaggio.

LA RIPRESA

Pronti via e per i ciociari arriva anche il tris: artefice Brescianini, che trova l’angolino basso della porta sarda. È un ulteriore macigno che si abbatte sulla testa dei sardi, ora davvero spaesati. Poco dopo il 10’, ecco Garritano e Cheddira per Baez e Cuni. La gara prosegue apparentemente sonnacchiosa, ma poiché il calcio non risponde a logiche scientifiche, ecco che d’improvviso si riaccende, quando persino gli spettatori della Domus non ci speravano più. È Oristanio ad far saltare il banco della certezza frusinate, con un tiro a giro pregevole sul quale Turati nulla può.

Gol della bandiera, si direbbe, ma in realtà non è così, perché su un appoggio un po’ rischioso di Barrenechea, Makoumbou s’invola e calcia con grande precisione. La partita, di colpo, è riaperta.
Sembra che il dramma sportivo stia per completarsi quando Pairetto indica il dischetto del rigore su un’uscita di Turati, ma il Var rimette le cose a posto, perché l’intervento del portiere è stato sulla palla.
Al 91’ il Frosinone potrebbe chiuderla definitivamente, ma Soulè attende un secondo di troppo prima di dare il pallone a Cheddira, che mette in rete ma è in posizione di fuorigioco. E al 94’ arriva la beffa, perché su un corner, Pavoletti svetta e rimette la gara in parità.

Sarebbe già troppo da sopportare per qualunque tifoso, ma la dea del calcio stavolta ha pensato a un copione ancor più cruento e così al 96’ Pavoletti, scattato sul filo del fuorigioco, riesce fortunosamente a calciare alle spalle di Turati, che devia ma non trattiene. E dall’altra parte, all’ultimo assalto, ancora Pavoletti salva sulla linea sul colpo di testa di Okoli. Non è “Scherzi a parte”, purtroppo è tutto vero. E fa male.

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