Il caso Farmacap finirà alla Corte dei Conti. Il consigliere capitolino Marco Di Stefano ha preparato un dossier sugli sprechi ed un presunto danno erariale perpetrato sulle casse del Comune di Roma
Nel mirino ci sono ben 9 anni senza bilanci Farmacap per evitare il fallimento e ora un esborso per i romani da 22 mln di euro.
“I cittadini romani sono stati chiamati già nel 2015 a pagare di tasca propria 15 milioni di euro per ripianare i debiti della Farmacap e che oggi sono nuovamente per la maggioranza di centrosinistra vacche da mungere per 22 milioni di euro, anch’essi di nuovo finalizzati a coprire l’ennesimo fallimento gestionale di questa agenzia comunale proprietaria di 45 farmacie”. Questa l’accusa sollevata da Marco Di Stefano.
PRESUNTO COLPO DI SPUGNA
“Nove anni di bilanci non approvati dall’Assemblea capitolina meritavano e meritano un approfondimento maggiore e un riscontro fattivo dagli organi dediti a vigilare sui danni erariali -ha rincarato la dose Di Stefano– Invece in un sol colpo, la maggioranza approva i bilanci dal 2013 al 2020, bilanci pieni di dubbi e di ombre nei quali emergono evidenti tecniche contabili, per usare un eufemismo, perlomeno fantasiose. Sono convinto che nessun romano possa immaginare che attività come quelle farmaceutiche riescano per anni ad avere bilanci in perdita. Ed è per questo che non condividiamo come la giunta Gualtieri ha gestito la questione Farmacap, una gestione leggera, approssimativa, e un rilancio basato su un piano di risanamento vuoto e soprattutto sviluppato in assenza di un contratto di servizio di cui non c’e’ traccia dal lontano 2010″.
Secondo l’esponente di FI-Udc ci sarebbero stati “una serie di escamotages, bilanci non approvati, tutte questioni finalizzate ad aggirare una legge nazionale che prevede la messa in liquidazione di organismi con bilancio in perdita per quattro anni”. La conclusione del ragionamento è particolarmente severa per l’amministrazione capitolina. “Temiamo fortemente che la giunta Gualtieri stia tentando di rimettere in piedi un gigante di argilla -ha aggiunto Di Stefano– per poi tentare, come già accaduto ai tempi della giunta Marino, di vendere o far entrare capitali privati nell’agenzia Farmacap, facendo così venir meno quelle finalità sociali per le quali le farmacie comunali dovrebbero differenziarsi dalle farmacie private. Chiederemo lumi alla Corte dei conti su quanto accaduto e vigileremo affinché l’agenzia Farmacap rimanga totalmente in mano pubblica”