Investimenti in arrivo per dieci miliardi di euro, tra fondi pubblici e progetti di partenariato pubblico-privato. Il Giubileo del 2025 abbinato alla possibilità dell’Expo 2030 potrebbero far decollare la Capitale. Tanti progetti, come la riqualificazione dell’area delle ex caserme Guido Reni nel quartiere Flaminio, pronti a entrare nella fase esecutiva.
Per Roma è un momento magico. E delle opportunità che riserva per il settore immobiliare si è parlato all’evento “Investire in Roma. Il nuovo Rinascimento della Capitale”, ha fatto il punto sulle tendenze e le nuove capacità della città di attrarre capitali.
È stata l’assessora alle Attività produttive di Roma Capitale, Monica Lucarelli, a mettere in fila le potenzialità straordinarie del ‘decennio di Roma’: i grandi eventi in arrivo, le risorse del Pnrr, i fondi strutturali “avranno un effetto moltiplicatore importante. Stiamo lavorando – ha sottolineato Lucarelli – a una visione strategica degli investimenti, per avere una spesa che sia effettivamente qualificata e realizzare quel processo di trasformazione della città di cui abbiamo veramente bisogno”.
EXPO 2030-GIUBILEO 2025: HOUSING SOCIALE E MOBILITA’
L’assessora ha tenuto a rimarcare l’attenzione dell’amministrazione all’housing, l’inclusione e la rigenerazione urbana, cui sono stati già destinati 850 milioni di euro. Un altro miliardo di euro è riservato a sostenibilità e mobilità: la “cura del ferro”, ossia l’estensione delle tramvie e delle metropolitane.
“Linfa vitale” per chi vuole investire in città. Fondi sono previsti anche su ciclo dei rifiuti, a corollario del termovalorizzatore, innovazione e progetto “Caput mundi” per turismo e cultura.
Molto apprezzate dalla platea le parole di Lucarelli sull’importanza dei partenariati pubblico-privato: ci sono già in pancia progetti per due miliardi di euro, un miliardo di euro sui rifiuti e gli altri su reti tecnologiche di nuova generazione, efficientamento energetico degli edifici pubblici e infrastrutture diverse da quelle viarie e ferroviarie.
L’assessora ha anche promesso massimo impegno della Giunta Gualtieri sul tema delle semplificazioni amministrative: l’eccesso di burocrazia è stato per anni il vero tasto dolente per chi voleva investire a Roma.
Un affresco del mercato immobiliare romano è stato fornito da Simone Roberti, head of research di Colliers Italia. Per volume degli investimenti la Capitale rappresenta circa il 15% del totale nazionale: gli uffici sono la fetta maggiore della torta (attraggono il 53% degli investimenti). Ciò che colpisce è la nazionalità degli investitori: in Italia sono stranieri al 70%, a Roma la percentuale scende al 55%. I margini di crescita sono dunque ampi.
Molto importante il progetto immobiliare “Guido Reni”: la riqualificazione della ex caserma al Flaminio. Un’area di cinque ettari di proprietà di Cdp Immobiliare nel cuore della Capitale, dove già insistono strutture nevralgiche per la vita culturale romana, dall’Auditorium al Maxxi. Il perno delle funzioni pubbliche sarà rappresentato dagli oltre 19mila metri quadrati del Museo della Scienza, il cui concept è stato realizzato dal premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi.
Entro fine gennaio saranno selezionati i cinque finalisti al concorso di progettazione bandito da Roma Capitale e il vincitore sarà proclamato nel maggio 2023.