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Elezioni politiche, Celentano e Miele le outsider del centrodestra. Fazzone alle prese con le resistenze romane. Forte avanti nel Pd

Marco Battistini
Dovrebbe essere candidata nella quota proporzionale anche Marinella Pacifico (Cambiamo con Toti), ma con pochissime possibilità di tornare in Parlamento, visto lo scarso appeal del governatore della Liguria in termini di consensi nazionali.
Agosto 5, 2022
Matilde Celentano

Ancora qualche giorno ed il quadro sarà più chiaro. Il panorama delle candidature pontine a Camera e Senato si completerà verosimilmente poco prima di ferragosto. Il centrodestra è alle prese con la suddivisione dei collegi uninominali fra le forze politiche, mentre il centrosinistra appare più in ritardo, dovendo ancora chiudere il cerchio sul perimetro delle alleanze.Ad ogni modo è possibile già stilare un primo resoconto sui possibili candidati, stando almeno ai rumors che circolano nelle segreterie dei partiti.

DUE DONNE OUTSIDER DEL CENTRODESTRA

La coalizione di centro-destra sembra avere le idee più chiare. Scontati i posti in prima fila per Nicola Calandrini e Claudio Durigon, sia in Fratelli d’Italia che nella Lega scalpitano le donne. La legge sulle quote rosa consente alle rappresentanti del gentil sesso di avere chance maggiori nel posizionamento all’interno del listino proporzionale. In questo senso salgono vertiginosamente le quotazioni di Matilde Celentano, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Latina, figura molto vicina a Nicola Calandrini. Salvo sorprese sarà lei la donna ad essere inserita in posizione eleggibile per la Camera dei deputati. Nutre le stesse speranze anche Giovanna Miele, responsabile dell’area nord della Lega, che confidando nei buoni rapporti con Claudio Durigon, potrebbe avere chance reali di elezione sempre a Montecitorio. Dentro Fratelli d’Italia non si escludono però altre sorprese. Due big locali potrebbero trovare posto anche in considerazione del loro alto spessore. Nicola Procaccini ed Enrico Tiero giocano partite diverse, il primo è a Bruxelles, il secondo punta su via della Pisana. Ma non si esclude che all’ultimo momento uno dei due possa essere inserito in lista con ottime chance di successo. Discorso diverso per Forza Italia. I giochi non sono ancora fatti. In particolare Claudio Fazzone deve misurarsi con le pretese di Antonio Tajani e Paolo Barelli, che mirano ad un collegio del basso Lazio. Il senatore di Fondi alla fine dovrebbe mantenere il proprio posto, ma non senza battagliare all’interno del partito. Dovrebbe essere candidata nella quota proporzionale anche Marinella Pacifico (Cambiamo con Toti), ma con pochissime possibilità di tornare in Parlamento, visto lo scarso appeal del governatore della Liguria in termini di consensi nazionali.

LOTTA SERRATA DENTRO IL PD, OCCHIO AD AZIONE+EUROPA

Chi spera concretamente di entrare in Parlamento nel centrosinistra è sicuramente Enrico Forte. Il presidente della commissione Trasporti e Infrastrutture della Regione Lazio punta decisamente all’elezione, anche in considerazione dei buoni uffici di cui gode a livello romano. Più probabile una corsa verso Palazzo Madama, dove le chance di centrare il traguardo appaiono maggiori. Stesso discorso sembra valere per Sesa Amici, il cui peso specifico negli ambienti politici capitolini resta molto forte. Nel ruolo di outsider ci sono soprattutto Daniela Fiore (presidente della commissione Bilancio del Comune di Latina) e Tommaso Malandruccolo, consigliere comunale nel capoluogo. Chi potrebbe approfittare del conveniente patto elettorale sottoscritto con il Pd sono sicuramente gli esponenti locali di Azione (e +Europa). Per loro c’è una prospettiva forse inaspettata di potersi giocare qualche chance per il Parlamento. Fra i calendiani appaiono lanciati Davide Zingaretti, giovane apriliano vicinissimo al leader nazionale e segretario provinciale e Oliver Tassi, responsabile del partito nel capoluogo. Non si esclude però l’inserimento di Nicoletta Zuliani nella quota proporzionale. Nel M5S tutto è ancora in alto mare, ma c’è un nome che appare più avanti degli altri, fra i papabili per un posto a Montecitorio: è Gianluca Bono, storico militante del capoluogo, candidato sindaco e consigliere comunale. Infine Italia Viva sembra poter garantire un posto in lista a Francesco Zicchieri. Una gara in salita per l’ex leghista, che però non potrà solo contare sulle proprie forze. Il deputato terracinese dovrà augurarsi che il partito di Renzi raggiunga la soglia minima del 3% per poter concorrere alla ripartizione dei seggi nella quota proporzionale. Impresa ardua considerando l’isolamento della lista nel quadro politico nazionale.

I COLLEGI PONTINI

Nel caso di Latina, in base alla riduzione dei seggi scaturita dall’approvazione del referendum costituzionale del settembre 2020 sono previsti tre collegi, di cui 2 per la Camera ed uno per il Senato.
Il collegio uninominale di Latina comprende 17 Comuni dell’area centro-nord della provincia:  Aprilia, Bassiano, Cisterna di Latina, Cori, Latina, Maenza, Norma, Pontinia, Priverno, Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Sonnino.
Quindi il collegio uninominale dell’area sud con Terracina nella veste di Comune faro, e che comprende gli altri Comuni pontini: Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Ponza, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Sperlonga, Spigno Saturnia, Terracina e Ventotene. A questi se ne aggiungono altri appartenenti al territorio di Frosinone.
Infine c’è il collegio uninominale del Senato che ricomprende le province di Latina e Frosinone.

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