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Discarica provinciale, la Provincia lancia la volata al sito ex Goodyear? Una determina dell’ente certifica la bonifica. Il sindaco Mantini andrà davvero contro la Regione?

Marco Battistini
 Il Commissario provinciale dei rifiuti Illuminato Bonsignore, ha già inserito il sito ex Goodyear il mese scorso tra i tre che potrebbero essere trasformati in discarica.  Per la precisione il Commissario ha individuato due cave dismesse, una ad Aprilia in località Puntoni, una a Cisterna di Latina, in località Sant’Angelo.
Giugno 7, 2022
L'ex stabilimento Goodyear in provincia di Latina

Una determina della Provincia sembra quasi lanciare la volata ad uno dei siti indicati fra quelli destinati ad ospitare lo scarto dei rifiuti pontini. Una certificazione di avvenuta bonifica è stata disposta lo scorso 23 maggio ed è inserita in una determina pubblicata ieri dall’ente provinciale. Si tratta del completamento degli interventi nelle aree 1 e 3 all’interno dello stabilimento ex Goodyear. “L’area 1 interessata è rappresentata da due vasche interrate destinate a ricevere le scorie e ceneri dell’impianto di incenerimento dei rifiuti prodotti nel sito – si evidenzia nella certificazione di avvenuta bonifica da parte della Provincia di Latina – l’area è stata già oggetto di un precedente intervento di bonifica che ha avuto per oggetto la rimozione e smaltimento dei rifiuti ivi presenti. Invece l’area 3, libera da sovrastrutture e infrastrutture costituita da un piazzale in asfalto accessibile dall’ingresso principale attraverso strade in asfalto interne all’area di stabilimento. L’area, impermeabilizzata, era un tempo utilizzata come platea per lo stoccaggio di rifiuti non pericolosi”. Il Commissario provinciale dei rifiuti Illuminato Bonsignore, ha già inserito il sito ex Goodyear il mese scorso tra i tre che potrebbero essere trasformati in discarica. 
Per la precisione il Commissario ha individuato due cave dismesse, una ad Aprilia in località Puntoni, una a Cisterna di Latina, in località Sant’Angelo. Poi c’è una terza opzione che è lo stabilimento Goodyear, sempre a Cisterna di Latina.                                                                                                                            

RISCHIO DI SCONTRO CON IL COMUNE                                                                                                 

Se davvero venisse scelto il sito ex Goodyear per la discarica provinciale potrebbe registrarsi uno scontro con l’amministrazione di Cisterna di Latina. Infatti al partito dei sindaci del No si è iscritto anche Valentino Mantini. Un “No” secco alla discarica è stato spedito sotto forma di comunicato stampa circa 3 settimane fa. “Il commissario straordinario regionale per l’emergenza rifiuti a Latina avrebbe individuato tre siti, due dei quali a Cisterna, dove collocare l’impianto di raccolta del materiale inerte residuo del trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati -aveva dichiarato il sindaco Valentino Mantini, supportato dall’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Andrea Santilli e dal delegato all’ambiente e innovazione Marco Capuzzo – il Comune di Cisterna di Latina si è già espresso sul sito della ex Goodyear e ha individuato come fattore escludente che questo ricade nei pressi del centro abitato e in una zona di produzione di prodotti agricoli ed alimentari definiti ad indicazione geografica o a denominazione di origine protetta. Crediamo sia necessario affrontare il complesso tema dell’autosufficienza della provincia pontina in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti soltanto con documenti ufficiali alla mano, chiari e condivisi, che non sono pervenuti a questa amministrazione”. Dunque una discarica sarebbe realizzata nei pressi di un centro abitato. Rimane da capire se il sindaco del Pd andrà davvero contro la Regione Lazio nel caso in cui la scelta dovesse ricadere effettivamente sul sito dismesso di Cisterna di Latina. Dubitare è lecito.

LA POSTA IN PALIO                                                                                                                                             

Dalla Provincia di Latina da tempo avevano lasciato intendere che occorreva analizzare in profondità documenti aggiuntivi per valutare alcune cave dismesse nell’area nord della provincia e nel sud. Proprio la situazione della ex Goodyear era considerata quella da monitorare con più attenzione. 
In ballo c’è l’autosufficienza della provincia in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che significa anche ottimizzazione dei costi e della logistica, e dunque risparmio per i cittadini, ma la resistenza è ancora forte, sul piano politico quanto in una fetta consistente dell’opinione pubblica.
Le scelte del commissario peraltro saranno oggetto di un giudizio della magistratura amministrativa. La Paguro srl, la società controllata dal patron di Rida Ambiente srl di Aprilia, Fabio Altissimi, ha deciso di presentare ricorso al Tar contro l’esclusione del proprio sito fra quelli indicati per ospitare la discarica della provincia. Il contenzioso ha come obiettivo l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dalla Provincia di Latina e dal Commissario straordinario ai rifiuti Illuminato Bonsignore sull’istanza presentata dalla Paguro il 18 febbraio, e con cui si richiedeva di inserire il terreno di La Cogna nell’elenco dei siti idonei a ospitare la discarica. Il progetto della Paguro sarebbe in grado di determinare un risparmio di fondi pubblici per le Amministrazioni (Regione e Comune) di 35 milioni di euro. L’impianto sarebbe realizzato a carico della Paguro stessa e consegnato al termine della realizzazione al Comune di Aprilia che, poi, si occuperebbe dell’adduzione e della distribuzione alle abitazioni, nonché della gestione e manutenzione, autonomamente o a mezzo di gestore pubblico.               

La scorsa settimana la direzione regionale in una missiva indirizzata al patron Fabio Altissimi non ha fornito spiegazioni sulla scelta del commissario provinciale sui rifiuti di non prendere in considerazione il sito della Paguro tra le aree da destinare a discarica. Nonostante fosse a conoscenza del progetto. E nonostante dallo stesso fossero emerse condizioni vantaggiose: 1) un sito già pronto per essere trasformato in discarica, 2) un progetto già predisposto e conveniente per gli enti pubblici locali sul piano economico. Sarebbe davvero il colmo se la soluzione più naturale, quella riguardante un’area già abbandonata e ideale per una discarica, venisse ‘scartata’ per privilegiare un sito in pieno centro abitato. Davvero il commissario Bonsignore arriverà a tanto? E la Regione Lazio con quale coraggio potrebbe avallare una scelta simile? Un epilogo simile si potrebbe concepire solo al teatro dell’assurdo. Non in una sede istituzionale.

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