La società Paguro srl ricorre al Tar di Roma dopo il no della Regione Lazio al progetto di discarica a La Cogna. La società ha presentato un progetto relativo ad un terreno praticamente abbandonato che verrebbe trasformato in discarica rifiuti per un quantitativo pari a 675.000 mc.
La Regione Lazio aveva messo la parola fine all’ipotesi di realizzazione del progetto poco più di 1 mese fa. L’ultima pronuncia negativa era stata quella del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur) per il progetto “Bonifica del Sito ex cava Località La Gogna. Un atto successivo rispetto al parere negativo della Via pubblicato con la determina G0278 del 3 maggio 2022.
E ad essere stata impugnata è proprio la determina regionale del 3 maggio, insieme ai verbali delle sedute nell’ambito della conferenza dei servizi. Paguro ha già aperto un contenzioso al Tar di Latina che ha come obiettivo l’accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dalla Provincia di Latina e dal Commissario straordinario ai rifiuti Illuminato Bonsignore sull’istanza presentata dalla Paguro il 18 febbraio, e con cui si richiedeva di inserire il terreno di La Cogna nell’elenco dei siti idonei a ospitare la discarica.
Il progetto della Paguro sarebbe in grado di determinare un risparmio di fondi pubblici per le Amministrazioni (Regione e Comune) di 35 milioni di euro. L’impianto sarebbe realizzato a carico della Paguro stessa e consegnato al termine della realizzazione al Comune di Aprilia che, poi, si occuperebbe dell’adduzione e della distribuzione alle abitazioni, nonché della gestione e manutenzione, autonomamente o a mezzo di gestore pubblico.
LA BATTAGLIA SULLA DISCARICA PROVINCIALE
Intanto per la scelta della discarica provinciale si è arrivati alla stretta finale. Una determina della Provincia sembra quasi lanciare la volata all’ex Goodyear, uno dei siti indicati fra quelli destinati ad ospitare lo scarto dei rifiuti pontini. Una certificazione di avvenuta bonifica è stata disposta lo scorso 23 maggio ed è inserita in una determina pubblicata ieri dall’ente provinciale. Si tratta del completamento degli interventi nelle aree 1 e 3 all’interno dello stabilimento ex Goodyear.
Proprio la situazione della ex Goodyear era considerata quella da monitorare con più attenzione. In ballo c’è l’autosufficienza della provincia in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che significa anche ottimizzazione dei costi e della logistica, e dunque risparmio per i cittadini, ma la resistenza è ancora forte, sul piano politico quanto in una fetta consistente dell’opinione pubblica.