Roberto Gualtieri, nella sua veste di sindaco della Città Metropolitana, ha emanato l’ordinanza che consente la prosecuzione dei conferimenti per lo smaltimento nella Discarica Albano Laziale. Sarà l’ultima. Fino al 27 febbraio. Poi, una volta scaduta, inizierà la fase della cosiddetta gestione post mortem dell’invaso: la Ecoambiente provvederà alla bonifica e al capping (la chiusura) del lotto in coltivazione.
Ad ogni modo questa è la richiesta avanzata da Roma Capitale alla Città Metropolitana per l’adozione del provvedimento straordinario. Il tutto avviene anche in considerazione delle azioni che Roma e il sindaco Gualtieri, nella sua veste di commissario di Governo, hanno predisposto sul fronte dei rifiuti ma che “non hanno ancora scongiurato il ripetersi di ricorrenti crisi nella gestione dei rifiuti urbani”, si legge nell’ordinanza.
DISCARICA ALBANO LAZIALE: AUMENTO CAPACITA’ GIORNALIERA
Tra le nuove misure disposte da Gualtieri a inizio anno, e richiamate nel documento di proroga della discarica di Albano, ci sono “l’aumento della capacità giornaliera della trasferenza del rifiuto urbano indifferenziato (EER 200301) da 400 t/giorno a 900 t/giorno” nello stabilimento Ama di Ponte Malnome. Qui verrà anche installato “un macchinario per la pressatura e imballaggio tramite film plastico del rifiuto urbano indifferenziato (EER 200301), costituito da una pressa accoppiata in serie ad una filmatrice, per consentire lo stoccaggio in balle del rifiuto indifferenziato all’interno del sito, prima del suo invio, tramite trasporto transfrontaliero, presso impianti contrattualizzati di trattamento finale”.
La prosecuzione dei conferimenti ad Albano è fondamentale per Ama perché le consente di “finalizzare l’avvio delle attività in corso di implementazione nel secondo semestre 2022 e più specificatamente successivamente all’incendio del 15 giugno che ha distrutto l’impianto Tmb denominato Malagrotta 2 che assicurava il trattamento di circa 5.000 tonnellate a settimana di rifiuti indifferenziati residuali da raccolta differenziata”.
IL PIANO RIFIUTI
Occorre ricordare che il piano rifiuti di Gualtieri in attesa del raggiungimento dell’autonomia impiantistica nel 2026, prevede una spesa di circa mezzo miliardo di euro nel triennio 2023-2026, cioè circa 170 milioni all’anno per il trattamento di 900mila tonnellate l’anno di indifferenziata. Saranno già 30 i milioni di spesa in più nel 2023 rispetto al 2022. A questo piano Ama ha lavorato per 5 mesi. Non solo sottoscrivendo tutti i contratti con operatori terzi per il trattamento dell’indifferenziato e la termovalorizzazione, ma anche approntando una serie di interventi legati alla logistica per facilitare l’imballaggio dei rifiuti trattati e la spedizione via treno. La destinazione sarà solo verso termovalorizzatori, no discariche.