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Colosimo fuori dal governo, più vicina alla Regione. Miele e Muzio alzano la voce. A Salvini il dossier sulla Roma-Latina 

Marco Battistini
Ottobre 22, 2022

Nasce il governo Meloni e si schiarisce il campo dei possibili pretendenti alla Regione Lazio. Lollobrigida, Sangiuliano e Abodi, tre ipotetici candidati presidente per il centrodestra, sono stati nominati ministri e sono virtualmente fuori gioco per la presidenza regionale. Restano in campo Chiara Colosimo, a questo punto favorita e Fabio Rampelli, che però ha già ottenuto la vicepresidenza della Camera. Di fatto la neo premier sembra aver volutamente lasciato la Colosimo fuori dall’esecutivo per lanciarla verso la corsa elettorale del Lazio. Qualche chance l’avrebbe anche Francesco Rocca della Croce Rossa italiana, un profilo essenzialmente civico. 

Naturalmente se la Colosimo fosse la candidata governatore del centrodestra e dovesse vincere, a Latina e nel nord della provincia si dovrebbe tornare a votare nel corso del 2023 per eventuali elezioni suppletive. 

ASTORRE INCONTRA M5S, AZIONE E IV

Nella coalizione di centrodestra non sembra esserci troppa fretta. Si guarda soprattutto alle difficoltà dello schieramento opposto, alle prese con la difficile trattativa per il campo largo. “Renzi e Calenda? Intanto è in programma di incontrarci con i referenti regionali di Iv e Azione, la settimana prossima. Così come con i referenti dei 5S”, ha annunciato Bruno Astorre, senatore e segretario del Pd Lazio, che ha aggiunto: “Il Partito Democratico del Lazio, in conformità con quanto deciso all’unanimità in direzione regionale, in pieno accordo con il presidente Zingaretti e con il segretario Letta, assieme anche alla coalizione di centrosinistra che si è presentata alle politiche, sta lavorando affinché il modello Lazio possa presentarsi unito alle prossime elezioni Regionali. Quindi come deciso sarà la coalizione che si formerà, speriamo la più ampia possibile, a decidere il candidato presidente o la modalità di scelta (primarie ndr)”.

Il tentativo disperato di trovare un accordo è ridotto al lumicino. Daniele Leodori e Alessio D’Amato restano in campo e alla fine la sensazione è che il candidato uscirà da questo duello. 

MIELE E MUZIO ALZANO IL TIRO

Sull’argomento regionali è intervenuta Giovanna Miele, deputato della Lega e coordinatrice del partito nell’area nord della provincia di Latina.

”Nel Lazio qualcuno valuta di riproporre il campo largo tra Pd e M5S, un esperimento talmente fallimentare che ha resistito solo nel Lazio -ha affermato la parlamentare leghista- E a un passo dalle regionali, siamo curiosi di vedere che cosa accadrà al Pd, che a Roma esprime un sindaco che si impegna per i termovalorizzatori, mentre in regione governa con chi per questi impianti ha fatto cadere un governo. Anzi. Zingaretti ha chiuso e ha fatto smantellare i termovalorizzatori pubblici di Lazio Ambiente a Colleferro, dove ha buttato 7 milioni di euro per gli ammodernamenti insieme ai 5,3 milioni di euro per il ramo discarica. Il tutto e il contrario di tutto. Li lasciamo discutere di accrocchi e inciuci: il centrodestra è già al lavoro per restituire alla regione una guida di elevato profilo, competente, autorevole e capace di mettere la parola fine a 10 anni di gestione Zingaretti, che definire fallimentare è quasi un complimento”.

Sempre da Latina invece c’è chi guarda alla competizione regionale con un pizzico di malumore per l’eccessiva enfasi data alla scalata di Giorgia Meloni. Annalisa Muzio, leader di Fare Latina sembra lanciare un avvertimento al centrodestra. “A destra non c’è solo Giorgia Meloni e la politica non è fatta solo di equilibrismi costruiti dai vertici dei partiti -ha affermato la Muzio- non si può ripetere l’errore di non ascoltare la base. Procedere così porta a quanto avvenuto con la candidatura di Zaccheo”. La Muzio non ci sta a veder dettare la linea soltanto da FdI: “La Meloni venne eletta a Latina. Se verrà più spesso qui le faremo vedere le difficoltà che ci sono. La politica non è solo Giorgia e non lo è perché quella che ha vinto è una coalizione”. E per quanto riguarda le prossime regionali? “Auspico un cambio di passo, per una Regione che porti avanti politiche regionali e non solo a favore di Roma”.

PROCACCINI ESULTA PER GIORGIA

Tra i parlamentari pontini il primo ad esprimere la sua grande soddisfazione per il nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni è Nicola Procaccini. “Il nuovo governo rappresenta un passaggio dall’alto valore simbolico per la nostra nazione: il primo esecutivo nella storia della Repubblica guidato da una donna, proveniente dalle fila della giovane destra italiana -ha affermato l’europarlamentare di FdI- merito di Giorgia Meloni, del suo talento e del suo spirito di sacrificio. Ma è anche il coronamento del percorso di una comunità politica che ha dedicato impegno e passione all’idea di un’Italia libera, bella e generosa. Il nuovo Governo, a cui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, è composto da persone competenti e serie, e saprà rappresentare al meglio, con dignità e con orgoglio, l’interesse dell’Italia e dare risposte concrete alle esigenze di tutti i cittadini. Buon lavoro Presidente Meloni”. Procaccini potrebbe essere in corsa per un posto da sottosegretario (all’Ambiente?, ndr).

SALVINI E LA ROMA-LATINA

Non c’è dubbio che chi potrebbe presto affrontare un tema molto sentito dai pontini è Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture. Sarà il leader della Lega a doversi occupare del dossier autostradale della Roma-Latina. Il cronoprogramma rimodulato ad agosto aveva invece come obiettivo quello di rinviare di almeno due anni l’apertura dei cantieri per l’autostrada Roma-Latina, lasciando alla prossima amministrazione regionale la patata bollente. Infatti l’accordo per la revisione e l’aggiornamento del corridoio intermodale Roma-Latina,  prevede testualmente “un progetto ecosostenibile a basso impatto ambientale e ridotto consumo di suolo che si snoderà attraverso l’adeguamento dei computi metrici del precedente tracciato”. Le modifiche prevedono tre blocchi infrastrutturali in cui viene divisa l’opera iniziale: la Roma-Latina, la Cisterna-Valmontone e opere connesse e le Opere complementari.Resta da capire se l’iter procedurale per la ‘bretella’, inizierà entro la fine di ottobre così come promesso ad agosto dai vertici di Astral. Su queste opere l’interlocutore principale sul piano istituzionale d’ora in avanti sarà Salvini. Un’occasione più unica che rara per la Lega pontina di poter incidere in modo concreto sulle dinamiche del territorio.

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