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Coletta accetta tutto, anche gli aumenti delle bollette. Pur di sopravvivere. Il sindaco di Latina di fatto è ‘commissariato’

Sergio Battisti
Una presa di posizione che testimonia come in questa fase il senso delle istituzioni e la realpolitik siano assolutamente diventati come una ‘bussola’ per l’amministrazione comunale.
Giugno 30, 2022
Coletta latina corteggiato
Il sindaco di Latina Damiano Coletta

Tutto ruota ancora attorno all’asse Fazzone-Coletta. L’esito del voto sugli aumenti delle tariffe idriche decise nell’ultima conferenza dei sindaci Ato 4 dimostra come il rapporto fra ‘azionista di maggioranza’ e sindaco di Latina sia ancora solido. Coletta ha votato a favore degli aumenti ‘per senso di responsabilità’. Una presa di posizione che testimonia come in questa fase il senso delle istituzioni e la realpolitik siano assolutamente diventati come una ‘bussola’ per l’amministrazione comunale. Vale la pena ricordare che proprio Damiano Coletta e Gerardo Stefanelli sono stati scelti come membri del comitato che dovrà rappresentare l’ambito territoriale ottimale del Lazio meridionale nell’elaborazione della proposta di legge sul riordino del Sistema idrico Integrato Regionale. Un ambito particolarmente delicato che coinvolge in maniera evidente il gestore del servizio in provincia di Latina, ovvero Acqualatina Spa. La società mista da sempre molto vicina a Forza Italia avrà la ‘fortuna’ di avere come interlocutore istituzionale diretto il sindaco di Latina.

IL PRECEDENTE DI UN ANNO FA

Senza dimenticare il voto favorevole del sindaco di Latina Damiano Coletta all’aumento tariffario delle bollette in una conferenza dei sindaci di un anno fa. 
Stesso copione si è registrato quando i sindaci dei Comuni sul finire del giugno 2021 decisero di confermare all’unanimità i componenti del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio dei Revisori di Acqualatina Spa.
Ne scaturì un comunicato stampa molto diplomatico che giustificò la scelta unanime. “Pur apprezzando e ringraziando coloro che si erano candidati per questi ruoli –scrissero i sindaci dell’Egato4– abbiamo deciso di lanciare un segnale di compattezza da parte della politica rinnovando fiducia ai componenti uscenti dei due organismi che, come tutti d’altronde, hanno affrontato con serietà e abnegazione il difficilissimo periodo della pandemia. Ci sono dei momenti, infatti, in cui la politica deve trovare una convergenza in funzione del buon senso e del bene comune. Abbiamo volutamente evitato qualsiasi situazione di voto facendo tutti un passo in avanti in favore di una scelta di continuità. Una scelta che, ci teniamo a sottolinearlo, non ha né vinti, né vincitori ma che vuole accendere un faro sul valore dell’unità che la politica ha il dovere di ritrovare nel perseguimento del bene collettivo, soprattutto in questo periodo storico“.  

FDI E LEGA ALL’ATTACCO DEL SINDACO

I capigruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore, Matilde Celentano, Massimiliano Carnevale e Dino Iavarone hanno invece duramente attaccato il primo cittadino, senza però mettere troppo in difficoltà Forza Italia. “Come si può giustificare un ulteriore aumento in bolletta? – hanno dichiarato i consiglieri di opposizione – Un iter tra l’altro già verificatosi con la Tari, il cui prezzo è recentemente lievitato a fronte di una gestione dei rifiuti completamente inefficiente dal punto di vista igienico-sanitario – basta dare una rapida occhiata alla città per rendersi conto dello stato indecoroso e di sporcizia nella quale versa quest’ultima, con bidoni colmi di immondizia non raccolta e maleodorante presenti in numerose vie del centro. Siamo di fronte all’ennesima scelta scellerata, incomprensibile e priva di buon senso di Coletta, le cui conseguenze saranno pagate come sempre dagli abitanti, già tartassati da rincari che stanno affossando migliaia di famiglie in tutta Italia: quando smetterà di anteporre i propri interessi politici e personali rispetto a quelli dei suoi cittadini?”.
Un atteggiamento polemico dell’opposizione di destra al Comune di Latina, che seppur legittimo appare debole sul piano politico. La morale della favola è che il voto della conferenza dei sindaci ha finito per rafforzare l’asse Fazzone-Coletta, rendendolo ancora più centrale nell’attuale scenario politico locale. Il ‘riconoscimento’ ottenuto potrebbe essere il preludio di prossimi passaggi amministrativi, tali da consolidare il rapporto ‘privilegiato’ instauratosi fra FI ed il sindaco di Latina.

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