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Champions: l’Inter sciupona vince di misura, il Napoli col Real Madrid beffato da un autogol

Roberto Mercaldo
Ottobre 4, 2023
Carlo Ancelotti

Chi dovesse prestare attenzione solo ai risultati potrebbe essere indotto a pensare a un’Inter sparagnina.
Invece la gara casalinga contro il Benfica, giocata al suono dell’Eroica, ha mostrato una squadra spumeggiante, capace di costruire un numero persino esagerato di palle gol.
Quel che gli uomini di Inzaghi non sono riusciti a fare è l’abusato ma mai inutile esercizio del buttarla dentro, che nel calcio e in tanti altri sport fa tutta la differenza del mondo.
Così, il Benfica è rimasto in partita fino alle battute conclusive, perché il gol di Thuram non ha trovato compagni, in una sagra delle occasioni fallite che ha finito con l’acquisire i contorni dello sportivo paradosso.
Se nel primo tempo il divario tra le due squadre non era sembrato esagerato, nel secondo la supremazia nerazzurra ha prodotto tante ghiotte occasioni, con Lautaro che per una sera è stato cannoniere con polveri bagnate, come recitava un modus dicendi d’altro telecronismo, eroico quanto la composizione di Beethoven. E, naturalmente, visto che il tabellone di San Siro, si ostinava a riportare uno striminzito 1/0, nelle battute finali a ogni attacco dei portoghesi in tribuna si tratteneva il fiato.
Alla fine sono arrivati i tre punti, che vanno a sommarsi a quello colto sul campo della Real Sociedad e che mettono l’Inter in posizione di vantaggio nell’ottica qualificazione.

NAPOLI SCONFITTO NELLA SAGRA DEL GOL

Sta messo decisamente peggio il Napoli, che nel big match del Maradona contro il pluricampione d’Europa Real Madrid ha finito col perdere 3/2.
Il verdetto è in fondo legittimo, perché gli uomini di Ancelotti hanno mostrato complessivamente una migliore qualità di gioco, ma suona al tempo stesso beffardo per le modalità che hanno originato il terzo gol: sulla “bomba” di Valverde, Meret ha deviato sulla traversa, salvo vedersi tornare la sfera all’altezza della nuca, senza poter far nulla per intercettarla di nuovo.
Va detto per amor di verità che anche il 2/2 del Napoli è stato piuttosto singolare, perché scaturito da un rigore che ai blancos in generale e ad Ancelotti in particolare era parso punizione eccessiva.
Eppure era iniziata meravigliosamente, con la zuccata di Ostigard che aveva regalato ai partenopei un immediato vantaggio.
La reazione degli spagnoli si era concretizzata grazie ai gol dei gioiellini Vinicius e Bellingham, pareggiati dagli undici metri da un freddo Zelinski.
Nessuna bocciatura per i campioni d’Italia, perché il Real resta il Real, ma ora il discorso qualificazione si complica un po’.
Tornano in campo stasera anche Lazio e Milan, che viaggiano: per i capitolini c’è il Celtic, orgoglio di Scozia, per i lombardi il Borussia Dortmund, col “muro giallo” a sostenere lo sforzo dei propri beniamini.

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