Fari puntati sulla Regione Lazio. A breve dovrebbe essere ufficializzata la data. Spetta a FdI indicare il candidato, una scelta che dovrebbe essere in capo in primis al presidente del partito Giorgia Meloni. Il premier sta riflettendo, il nodo potrebbe essere sciolto nei prossimi giorni. Ma mentre nelle scorse settimane i rumors portavano a Francesco Rocca, nelle ultime ore sono scese, secondo quanto si apprende, le quotazioni del presidente della Croce rossa italiana.
L’OPZIONE POLITICA
E sembra invece prendere corpo l’opzione di puntare su un esponente ‘politico’. FdI, viene spiegato, ne ha diversi che potrebbero partecipare alla corsa. Da Rampelli a Colosimo, da Procaccini a Trancassini. Non e’ escluso alcun esito della partita ma anche in FI, spiega un esponente azzurro, si privilegia più l’opzione politica. “Nel Lazio – osserva un ‘big’ forzista – si dovrebbe vincere facilmente ma guai a prendere sotto gamba la contesa”. Il ‘refrain’ e’ quello di evitare un nuovo ‘caso Michetti‘. Sulla questione della candidatura resta il massimo riserbo. E intanto Fratelli d’Italia sta preparando l’evento che ci sarà dal 15 al 17 dicembre a Roma per celebrare i dieci anni del partito. La manifestazione si chiamerà’ ’10 anni di amore per l’Italia’. Non sarà una kermesse stile Atreju ma riservata, spiega una fonte parlamentare, alla classe dirigente di Fratelli d’Italia. Potrebbe essere l’occasione per presentare il candidato governatore della coalizione, che sarà presumibilmente proprio un esponente di FdI. Ad ogni modo sarà una personalità con spiccata capacità di interloquire e affrontare i problemi delle province. In particolare dovrà puntare soprattutto sul bacino pontino, numericamente il più vasto (Roma a parte) per la coalizione di centrodestra.
LEGA A TRAZIONE PONTINA
Il Carroccio non è intenzionato a lasciare a FdI e FI il dominio sull’area pontina. Claudio Durigon è sceso nel capoluogo per supportare l’azione (e la candidatura) di Orlando Angelo Tripodi. In conferenza stampa hanno lanciato il programma elettorale puntando molto sulle infrastrutture. Dalla pedemontana Formia–Cassino fino al collegamento Fondi–Cedrano, l’adeguamento dei nodi di scambio della ferrovia Roma Latina e il potenziamento dell Intermodale di Latina scalo e dello scambio merci. Opere che la Lega vorrebbe far realizzare con i ribassi di gara e altri finanziamenti. Nei giorni scorsi il deputato di Latina Giovanna Miele aveva preso di mira Giuseppe Conte, dichiaratosi contrario proprio al progetto principe della Roma-Latina. “Cancellare l’autostrada come afferma Conte vorrebbe dire penalizzare cittadini e imprese della provincia pontina che da anni stanno attendendo un’opera fondamentale per lo sviluppo economico del territorio -aveva ricordato la Miele– I veti ideologici dell’estrema sinistra e dei Cinque Stelle contro un’opera invocata a gran voce da sindacati, imprese e cittadini sono l’ennesima dimostrazione della volontà di penalizzare ancora una volta la nostra provincia proseguendo nel solco della fallimentare amministrazione Zingaretti-Lombardi“
SINISTRE IN ALTO MARE
Il candidato del Pd alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha tirato le somme di queste giornate di incontri e contatti per delineare il perimetro della coalizione che contenderà la presidenza della Regione Lazio al centrodestra. “Le nostre porte sono sempre aperte” per il M5s “ma non ci faremo logorare”, ha detto. “A chi oggi parla pretestuosamente di aver anteposto i nomi ai programmi, dico che è innanzitutto l’esperienza di governo ad essere la nostra base comune – ha aggiunto D’Amato – chi con pretesti la disconosce questa esperienza, di fatto si prende una grande responsabilità. Io difendo il nostro lavoro, quello che appartiene anche ai 5stelle, al Terzo Polo, ai radicali, agli ambientalisti e a tutte le forze che fanno parte della nostra amministrazione – ha sottolineato – perché tutto questo insieme rappresenta il lavoro della giunta Zingaretti ed è grave disconoscerlo”. “In queste 11 settimane voglio consumare le suole delle scarpe in ogni Comune e difenderò il lavoro che abbiamo fatto anche con il Movimento 5 Stelle, il Terzo Polo, i socialisti, i Radicali, il civismo laico e alle reti civiche – ha sottolineato D’Amato – il lavoro fatto in questi anni appartiene anche al polo rosso-verde e ambientalista e difenderò questa esperienza di governo”.
Il Pd ritiene che le partite di Lombardia e Lazio “saranno complicate”, per usare le parole del segretario dem Letta. “Ma – ha osservato – le abbiamo affrontate con la chiave giusta, per allargare e mettere in campo coalizioni giuste per l’esigenza di Lazio e Lombardia. Due candidature all’altezza, con candidature importanti e faccio un grosso in bocca al lupo ad Alessio D’Amato e Pierfrancesco Majorino“.
