È finita 64/59 per le V nere di Bologna la sfida di Eurolega tra due quintetti italiani. Ancora una volta Forum di Assago proibito per un’Armani che fatica a trovare le giuste sensazioni in questo avvio di stagione. Priva di Shields e Byron, la compagine milanese è partita in verità molto bene, sfoderando un primo quarto coi fiocchi, che le ha consentito di raggranellare in buon margine attivo. Mitrou Long e Pangos in bella evidenza, Melli e Davies attenti e reattivi in difesa e un 23-12 a siglare la prima frazione, in cui i felsinei hanno trovato ossigeno dal solo Lundberg.
Cambia la musica, eccome se cambia, nel secondo quarto, con la Segafredo che trova le soluzioni per battere sistematicamente la difesa milanese. Cordinier, Pajola e soprattutto Jordan Mickey ricuciono lo strappo, aiutati in verità da una percentuale molto insufficiente di Milano, che sbaglia dall’arco, ma anche, imperdonabilmente, dalla lunetta. Un’incredibile tripla di tabella di Milos Teodosic da 10 metri scrive il 35/39 che manda le squadre all’intervallo lungo. Chi pensa che Milano torni in campo con gli occhi della tigre resta abbondantemente deluso, perché il terzo quarto sembra una gara di mini basket, quanto a incisività degli attacchi. Difese aggressive al limite del regolamento e il risultato è che Bologna segna poco, mentre Milano non segna più. I 6 punti realizzati dall’Armani in 10 minuti di gioco sono un dato che spiega più di ogni considerazione tecnica, tattica o psicologica. Quando il canestro diventa d’improvviso piccolo e inviolabile si ha un bel difendere anche sul lato debole. Milano vuole rientrare, ma dal -13 siglato Jaiteh in una gara a punteggio molto basso tornare è come scalare l’Everest. Teodosic dirige la banda bolognese, “il toro” Shengelia mette una tripla frontale e penetra come nel burro. Milano è in confusione, ma non si arrende. Dal 41/53 di fine terzo quarto il quintetto di Ettore Messina prova a ridurre il margine passivo, ma a 7’10” dalla fine Bologna conduce di 15 e le percentuali dell’Armani più che insufficienti sono imbarazzanti.
Sbaglia anche i tiri ben costruiti, la corazzata milanese che affonda senza appello. L’orgoglio vale almeno un riavvicinamento e c’è persino un barlume di speranza che affiora quando Hall mette la tripla del 53/59. Mancano tre minuti, ma Teodosic e Mickey hanno esperienza da vendere e gestiscono senza patemi i secondi che mancano al suono della sirena. Mitrou Long è l’ultimo ad arrendersi, ma quei 5 punti sono un verdetto inappellabile. Bologna affianca così Milano a quota 6, 3 vittorie e 4 sconfitte per entrambe in questo avvio di Eurolega. Si ritroveranno a fine stagione, quando la vittoria potrebbe decidere del dentro o fuori.