Un ciclone si abbatte sull’amministrazione comunale di Terracina: 5 persone, tra cui il sindaco Roberta Ludovica Tintari, sono state raggiunte questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare che ne dispone i domiciliari, mentre per altre 7 è stato disposto l’interdizione dai pubblici uffici.
Ad eseguire l’ordinanza, frutto di un’indagine sulle concessioni balneari, i carabinieri. Solo pochi mesi fa, era il 14 gennaio di quest’anno, un’altra operazione di carabinieri e Capitaneria di Porto, aveva travolto l’amministrazione comunale di Terracina in seguito alla quale era finito ai domiciliari il vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi.
Tra gli arrestati, oltre il sindaco Roberta Tintari, il presidente del Consiglio comunale, Gianni Percoco e l’assessore ai lavori pubblici Barbara Cerilli, con delega al demanio marittimo, delega che aveva anche quando era assessore alla cultura. Una cinquantina gli indagati.
Eletta nell’ottobre del 2019, la Tintari era sostenuta da una coalizione di centrodestra composta da “Cambiamo con Toti”, Giorgia Meloni Fratelli d’Italia e due liste civiche. Terracina è uno dei Comuni in cui il centrodestra è andato diviso alle elezioni.