“Una ‘tradizione letteraria’ che travalica i confini nazionali e che merita di essere conservata e sempre più valorizzata. Un evento di straordinario respiro europeo che mette Arpino, la provincia di Frosinone e la Regione Lazio, che oggi mi onoro di rappresentare, al centro dei riflettori della cultura, della storia e delle origini del nostro Paese. Le mie più vive congratulazioni alla vincitrice di questa edizione, Marta Alberto di Messina, agli altri due studenti che hanno conquistato il secondo e terzo premio, Antonio Miranda di Salerno e Simone Orsini di Roma e a Francesca Notargiacomo di Arpino, che ha meritato una menzione onorevole”.
Così la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Alessia Savo, a margine della cerimonia di premiazione della 44esima edizione del ‘Certamen Ciceronianum Arpinas’, che si è svolta questa mattina in piazza Municipio, ad Arpino e alla quale hanno partecipato 260 ragazzi provenienti da 13 Paesi europei.
“Il messaggio più importante che oggi è partito da piazza Municipio è quello, come ha suggerito la versione di Cicerone tradotta dagli studenti, delle amicizie tra uomini buoni che sono fondamento dell’umanità, ma anche l’importanza dell’impegno, della formazione e dello studio delle tradizioni. Manifestazioni come quella del ‘Certamen Ciceronianum Arpinas’ non sono importanti soltanto per il ricordo e la tradizione che continuano a veicolare attraverso le generazioni, ma anche e soprattutto per il sempre nuovo esempio che possono dare ai nostri giovani. Quello dell’amore per la cultura e per il sapere, della crescita per un futuro che sappia ancora, sempre, parlare di pace e di rispetto per il prossimo.
Come rappresentante della Regione Lazio e delegata del presidente Rocca voglio esprimere apprezzamento e orgoglio per uno degli eventi che contribuisce a confermare come la nostra provincia, il Lazio ma l’intero Paese restino culle di civiltà, luoghi che hanno dato origini a straordinarie menti e brillanti figure umanistiche, letterarie e filosofiche che ancora rivestono un enorme fascino e che motivano ragazze e ragazzi ad approfondire la storia, studiare il latino e tramandare quanto di più autentico la nostra tradizione ci consegna.
Per chiudere, mi piace riportare due passi della versione che questi ragazzi hanno tradotto e che la mia curiosità mi ha spinto a leggere: “L’amicizia tiene in sé uniti moltissimi beni: dovunque tu vada, la trovi; da nessun luogo è esclusa, non è mai intempestiva, non è mai molesta. E pur contenendo altri moltissimi e grandissimi beni, essa è certo superiore a tutte le cose umane, per il fatto che ci fa splendere innanzi la buona speranza sull’avvenire e non lascia che l’anima s’indebolisca e prostri”.