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A Roma l’Italia vuol fare incetta di medaglie

Roberto Mercaldo
Agli Europei di nuoto, che partiranno l’11 agosto, gli azzurri saranno grandi protagonisti
Agosto 2, 2022
Nicolò Martinenghi

Un’Italia del nuoto così grande non c’è mai stata. Può apparire un paradosso, perché è il primo anno senza la “Divina”. Federica Pellegrini, la più grande nuotatrice italiana d’ogni epoca, sarà infatti sugli spalti a tifare per quelli che fino allo scorso anno erano i suoi compagni di squadra. Lo sono ancora, in sostanza, perché quel che ha dato Federica al nuoto in termini di impulso e popolarità resterà un patrimonio inestinguibile, ancor più delle vittorie e dei record, così tanti che per elencarli non potremmo poi parlar d’altro. La campionessa veronese dirigerà l’orchestra senza scendere in acqua e vincere sotto i suoi occhi belli e partecipi sarà certamente esaltante. Quanto vinceremo? Bandendo scaramanzia e formule di prudenza da sempre abbinate ad ogni evento sportivo, probabilmente vinceremo molto. C’è un parametro vicino e significativo, quello dei mondiali, a rafforzare l’ipotesi che gli azzurri abbiano la concreta opportunità di fare incetta di medaglie. Il fattore casalingo dovrebbe aggiungere qualcosa a delle potenzialità così grandi da generare il succulento bottino di Budapest. Qui però, a differenza della rassegna ungherese, non ci saranno statunitensi ed australiani, che nel nuoto non sono proprio dei carneadi, ma da sempre le scuole più apprezzate e medagliate. Per qualcuno sarà in verità molto più difficile l’Europeo che il Mondiale. Parliamo di Nicolò Martinenghi, campione del mondo dei 100 rana, che stavolta si troverà di fronte Adam Peaty, assente a Budapest per un infortunio a un piede ed ora pronto a riprendersi il suo trono, dopo sei anni di dominio della specialità. Non sarà conferma scontata nemmeno per Thomas Ceccon, che pure a Budapest si è preso l’oro dei 100 dorso con tanto di record mondiale. La specialità è affollata ai vertici e le insidie non mancano, ma il 21enne veneto non vorrà mancare il trionfo bis davanti a un pubblico in delirio. Anche per Benedetta Pilato, campionessa mondiale dei 100 rana, la medaglia d’oro è l’obiettivo obbligato, con la malcelata idea della doppietta, visto che dei 50 la tarantina è primatista del mondo in carica. Greg Paltrinieri, che tra piscina ed acque libere ha raccolto a Budapest un inusuale bottino di medaglie, non è ancora sazio, e con il conforto dei tifosi conta di arricchire in modo consistente la bacheca personale e quella della squadra azzurra. Anche Simona Quadarella, che in carriera ha già conquistato sei ori europei, non vorrà lasciarsi scappare l’occasione di vincere nella sua città, dopo un mondiale che ha in parte deluso le sue aspettative. Tanta voglia di riscatto animerà Miressi e gli altri azzurri dello stile libero veloce, ai quali Budapest non ha portato gloria e allori. Il palcoscenico europeo spalancherà poi significativi scenari anche a qualche altro nuotatore che si mondiali era chiuso dai mostri stelle e strisce e “aussie”. Tuffi e nuoto sincronizzato aggiungeranno spettacolo e, speriamo, ulteriori medaglie all’agguerrita pattuglia azzurra. L’11 il via all’Europeo di nuoto più atteso di sempre.

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