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L’ex vescovo di Sora Brandolini condannato: diffamò la Chiesa del Bambinello di Gallinaro

Cesidio Vano
Maggio 25, 2023
La chiesa a forma di arca dove si venera il Bambinello di Gallinaro

In un’intervista su un quotidiano religioso online aveva fatto riferimento a infiltrazioni e collegamenti tra organizzazioni malavitose e la comunità della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme di Gallinaro, per questo motivo l’ex vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo, monsignor Luca Brandolini, oggi vescovo emerito 89enne, è stato condannato dal Tribunale di Roma per il reato di diffamazione.

Mille euro di multa e condanna alle spese. Poi ci sono i danni

La sentenza è stata pronunciata ieri dal Giudice Ilaria Amarù della 4^ sezione penale. Per il presule una multa di 1.000 euro e la condanna al pagamento delle spese legali alla parte civile, la Chiesa di Gallinaro, difesa e rappresentata dall’avvocato Attilio Turchetta. Ora all’ex vescovo di Sora potrebbero essere richiesti anche i danni d’immagine che le sue dichiarazioni hanno causato alla Chiesa di Gallinaro.

Quelle accuse pronunciate nel 2016, l’anno della scomunica decisa dal Vaticano

I fatti scrutinati dal Tribunale penale risalgono al 2016, l’anno in cui il Vaticano decise la scomunica per il culto del Bambinello di Gallinaro e quanti lo praticano, ritenendo eretica la dottrina lì predicata. La notizia dalla scomunica ebbe un grande clamore mediatico, con innumerevoli articoli sull’argomento e sul gruppo religioso nato attorno alla veggente Giuseppina Norcia, morta nel 2008, e che fin da giovanissima affermava di ricevere apparizioni e messaggi da Gesù e dalla Madonna. Dopo la sua scomparsa, il genero, Samuele Morcia, ha preso le redini del movimento di culto, prendendo sempre più le distanze dalla Chiesa di Roma, soprattutto dopo l’elezione di Papa Francesco, trasformandola in una vera e propria nuova confessione religiosa, con tanto di ministri di culto e vescovi, di cui lui è il Pontefice.

Intervista pubblicata su un sito online

Tra i tanti articoli usciti in quel 2016, anche quello che riportava le dichiarazioni del vescovo emerito, che nel 2009 si era ritirato per raggiunti limiti di età, pubblicato sulla testata religiosa online “La Fede Quotidiana”. Affermazioni, come detto, diffamatorie e prive di qualsivoglia riscontro o fondamento.

La notizia della condanna del vescovo emerito è stata diffusa, poco dopo la lettura del dispositivo, dal sito “difendiamolaverità.it”, portale di informazione e comunicazione della Chiesa Universale della Nuova Gerusalemme che, in un post, ha scritto: “24 maggio 2023 – Il Vescovo emerito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo condannato per diffamazione contro la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme dal Tribunale di Roma”.

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