L’imminente primavera in una canzone di Faber “ha le labbra di carne e i capelli di grano”. Saran state le labbra, i capelli o quel vento capriccioso e annunciatore, ma il Frosinone ha smarrito d’incanto le proprie certezze. E all’incedere della primavera ha lasciato tre punti al Cosenza, formazione scesa allo Stirpe per non prenderle e andata via con tre punti in tasca che definire inattesi è persino limitativo.
Ci accingevamo a commentare un pareggio un po’ scialbo, un cozzare contro la munita e scaltra retroguardia cosentina.
Una giornata di estri appannati, di errori di misura nei passaggi, di seconde palle meno amiche del solito, e di tutti quegli ingredienti che trasformano una vittoria annunciata in una mezza frenata.
E invece la frenata è stata totale, perché Brescianini al 95’ ha piazzato un tiro a giro perfetto che ha reso vano il tuffo di Turati. Non c’era più tempo, solo qualche secondo per maledire il vento di primavera, gli estri appannati e quella bizzosa dea del calcio che aveva deciso una punizione sproporzionata.
La seconda caduta casalinga della stagione è stata molto diversa da quella con il Parma. Lì c’erano stati tre gol, un secondo tempo veemente e ben giocato e la sensazione di un serbatoio infinito di energie.
Stavolta invece, una squadra con il centrocampo incerottato e alternativo, ha mostrato anche qualche pausa e qualche difficoltà nel rincorrere gli avversari.
Nessun dramma, per carità. In un torneo lungo e difficile come quello cadetto una giornata storta può starci.
È mancato il guizzo, specie in un secondo tempo condotto in prevalenza nella metà campo cosentina. Il giro palla è risultato però sterile e improduttivo e nemmeno il genietto Caso stavolta è riuscito ad accendere la scintilla.
Grosso e i suoi ragazzi potranno riflettere e ricaricare le batterie grazie alla pausa, per poi ripartire di slancio, perché non sarà una giornata storta a fermare il Frosinone delle meraviglie.
PAGELLE DEL FROSINONE
TURATI 6,5 – Incolpevole sul gol, aveva salvato il risultato su una precedente ripartenza cosentina.
OYONO 6,5 – Il più intraprendente tra i giallazzurri. Su entrambe le corsie si danna l’anima per trovare falle nel dispositivo difensivo ospite. I risultati non sono però proporzionali allo sforzo.
LUCIONI 5,5 – L’ammonizione finisce col condizionarlo un po’ e non sempre è impeccabile sulle ripartenze calabresi.
SZYMINSKI SV – La sua partita dura poco per via di una botta malandrina.
KALAJ 6 – Fa il suo con disinvoltura, giovane di qualità.
COTALI 5,5 – Meno preciso e arrembante del solito.
FRABOTTA 5 – Vero che gioca pochi minuti, ma non è un ingressso fortunato e proficuo.
MONTERISI 5,5 – Gettato nella contesa, anche lui fatica a trovare l’approccio giusto.
GELLI 5,5 – Dovrebbe essere il regista, ma ha le idee un po’ appannate.
BOLOCA 5,5 – Il gioiellino giallazzurro è meno brillante del solito. Capita anche ai migliori.
GARRITANO 5 – Costretto a compiti non del tutto consoni alla sue caratteristiche, li svolge in modo non impeccabile.
INSIGNE 5 – Dai suoi piedi raffinati ci si attendeva decisamente di più.
BAEZ 5,5 – Ha tanta voglia di far bene, ma i suoi guizzi non sorprendono la difesa ospite.
MULATTIERI 5,5 – Il ragazzo scuola Inter non riceve palloni degni, ma il suo lodevole impegno è stavolta meno incisivo e determinante.
MORO 6 – Vero che “cicca” una conclusione in piena area, ma tocca davvero un gran numero di palloni e si sacrifica in modo encomiabile.
CASO 5,5 – Non è un… caso che la sua giornata meno brillante coincida con una caduta del Frosinone. È l’uomo più importante per i destini giallazzurri.
GROSSO 5,5 – Stavolta non riesce a correggere in corsa le lacune palesate dal suo team nella prima frazione.