Ripartenza lenta e a macchia di leopardo. Questo il quadro a tinte fosche dell’economia in provincia di Latina e che emerge dall’analisi Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere. L’universo imprenditoriale della provincia pontina ha fatto segnare nel 2021 ben 57.961 unità registrate delle quali 47.605 attive, pari all’82,1%. Complessivamente ammontano a 3.305 le iscrizioni, mentre le cessazioni non d’ufficio si attestano a 2.372 unità.
Il bilancio annuale raggiunge la cifra record in serie storica di 933 unità in più, per un tasso di crescita al +1,62%. In linea con le dinamiche nazionali, anche in provincia di Latina le Costruzioni proseguono la “corsa” con un ulteriore sprint in chiusura d’anno (+308 unità aggiuntive, +4,19% la variazione dello stock, in deciso rimbalzo rispetto al biennio precedente).
Accentuano il passo le attività turistico-ricettive, il cui maggior dinamismo è attribuibile alla Ristorazione, che mostra un bilancio annuale in decisa accelerazione rispetto al biennio precedente (+121 unità, a fronte rispettivamente di +50 e +71 imprese rispettivamente nel 2020 e 2019). Al contrario la performance dei pubblici esercizi accentua il bilancio in rosso, confermando le maggiori criticità emerse con la pandemia.
Come evidenziato su scala nazionale, anche nell’area pontina la ristorazione ambulante, con il segmento dello street food, mostra una maggiore vivacità pandemica. Le attività commerciali mostrano un’inversione di rotta, per un avanzo a fine anno di 120 unità, a fronte dei valori negativi riferiti al biennio precedente; tuttavia, come evidenziato a tutti i livelli territoriali, a sostenere tale crescita sono prevalentemente le vendite on-line (+65 unità, +21% la variazione dello stock, in decisa crescita anche rispetto ai valori pro-covid: +44 nel 2019).
Passando ai settori tradizionali, l’Agricoltura rimane in area negativa, seppur con una perdita dimezzata; altrettanto, le attività Manifatturiere, il cui dato consolidato a fine anno si mantiene su un sentiero negativo, sebbene in leggero contenimento (-0,63% la variazione dello stock, a fronte del -0,87% targato 2020). Al riguardo, in uno scenario di flessione condivisa dalla gran parte dei segmenti industriali, le uniche eccezioni positive sono la Trasformazione alimentare e la Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature.
Le imprese artigiane presenti a Latina ammontano a 8.859, pari al 18,3% del totale imprese operanti nella provincia, considerate al netto del comparto agricolo. Il saldo tra le 644 iscrizioni che comunque risultano inferiori del 4,9% rispetto al decennio pre-pandemico, e le 501 cessazioni non d’ufficio (1/3 in meno rispetto al decennio pre-covid) determina un incremento di 143 unità.
In un quadro complessivo in cui la gran parte dei settori torna su un sentiero positivo, le attività edili mostrano la forte vivacità già evidenziata a tutti i livelli territoriali, peraltro spiegando la componente artigiana quasi la metà dell’avanzo dell’intero comparto delle costruzioni, in linea con la proporzione riferita al 2019.
In provincia di Latina l’universo delle imprese straniere conta 4.740 unità, che costituiscono l’8,20% dell’intero tessuto imprenditoriale. Le imprese giovanili mostrano un’accentuazione del passo, risultando intorno al 15% superiore rispetto al 2019 a tutti i livelli territoriali, a compensazione del significativo rallentamento dell’anno precedente. A dicembre 2021 le imprese juniores in provincia di Latina si attestano sulle 5.907 unità con un’incidenza sull’intero universo imprenditoriale locale pari al 10,20%. Infine si segnala una maggiore vivacità delle imprese femminili determinata dall’espansione diffusa alla quasi totalità dei settori, fatta eccezione per l’agricoltura. Il tasso di crescita dell’anno 2021 è pari al 1,63% in netto rialzo rispetto ai dodici mesi precedenti (0,38%).
