Vi riuscì soltanto l’Italia di Vittorio Pozzo, che nel 38, in Francia, bissò il mondiale vinto quattro anni prima in casa. Da allora mai alcuna nazionale è riuscita a vincere due campionati del mondo di fila. Ben 84 anni dopo ci proverà la Francia di Didier Deschamps, che ieri ha concluso vittoriosamente il proprio match di semifinale con il Marocco.
Un gol per tempo, il primo davvero fulmineo, per respingere le velleità marocchine e per regalare al Qatar e al mondo una finale stellare. Onore ai nordafricani, che anche contro i blues hanno mostrato trame di gioco apprezzabili e un grande, smisurato orgoglio. Fino alla fine hanno provato a riaprirla, andando vicini allo scopo in almeno due occasioni, ma la difesa transalpina ha tenuto, con un pizzico di fortuna, e si è guadagnata un biglietto per la gloria.
MONDIALI 2022: KO PRECOCE FIRMATO THEO HERNANDEZ
A scompaginare troppo presto i piani di un Marocco schierato da Regragui con assetto molto prudente è stato l’arrembante Theo, per le statistiche Hernandez. In acrobazia il terzino milanista ha colpito inesorabilmente quando il cronometro aveva completato solo quarto giri di lancette.
Un duro colpo, un ko precoce, che avrebbe tramortito chiunque. I leoni dell’Atlante hanno invece incassato con apparente disinvoltura e hanno iniziato a ruggire in ogni zona del campo. Sapevano di rappresentare non solo la loro orgogliosa nazione, ma anche tutti coloro che fin qui non hanno avuto gran voce nella rutilante storia del “pallone”.
Un Marocco finalista avrebbe avuto il significato di una calcistica rivoluzione, di uno schiaffo in pieno volto al dominio delle solite note. In novantadue anni di storia il mondiale si è concesso solo a 9 nazioni, 7 delle quali hanno almeno bissato l’impresa. Francia e Argentina sono, con l’Uruguay, quelle che l’hanno vinto per due volte e ora una delle due si porterà al quarto posto solitario di sempre, dietro il Brasile con 5 titoli e la strana coppia Italia-Germania a quota 4. Entrambe le contendenti hanno trovato gli ostacoli più alti in turni diversi dalla semifinale. L’Argentina aveva iniziato ad handicap, buscandole dall’Arabia Saudita, mentre la Francia aveva superato i quarti con non poco affanno, contro un’Inghilterra ancora una volta tradita da un calcio di rigore fallito.
Eppure col Marocco non è stata una passeggiata, e almeno fino al gol di Kolo Manui, arrivato a 10 minuti dal termine, il discorso qualificazione è rimasto aperto. Come era già avvenuto nei quarti, la stella Mbappè è rimasta all’asciutto, ma stavolta la prestazione del numero 10 francese è stata di tutto rilievo ed ha peraltro propiziato il gol del raddoppio, con un’azione davvero magistrale.
MESSI CONTRO MBAPPÈ, IL DUELLO FINALE
Così, a contendersi la Coppa del Mondo 2022 saranno i due giocatori migliori, circondati da compagni devoti e votati al sacrificio. Più aristocratici e tecnici i sodali di Mbappè , più granitici ed ispirati all’essenziale quelli di Messi, se Scaloni confermerà le scelte dell’intero torneo. Sarà una battaglia fra titani nella quale potrebbe avere rilevanza l’antico adagio secondo il quale “chi picchia per primo picchia due volte”. Trovare per primi il modo di far breccia nello schieramento avversario sarà pertanto l’imperativo categorico di Scaloni e Deschamps, che avranno tempo di predisporre schemi e strategie fino alle 16 di domenica.
Prima, sapremo chi tra Croazia e Marocco avrà l’onore di salire sul podio con le due squadre regine. La “finalina” è sempre un po’ malinconica, ma come ogni partita di calcio vincerla non è indifferente. L’Italia perse quella del 78 contro il Brasile e vinse quella del 90 contro gli inglesi. Stavolta ha fatto da spettatrice, ma ha tanta voglia di tornare protagonista.