“Il fratello a tavola…vuoi che te lo dico…. quello che mi ha detto?”. E su questa frase pronunciata più volte da Albino Ruberti che gira tutta la violentissima discussione che ieri ha terremotato il Pd e che ha già costretto alle dimissioni il capo di gabinetto del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e ha provocato il ritiro della candidatura alle prossime politiche di Francesco De Angelis.
E’ una frase quasi del tutto incompatibile con la ricostruzione che è stata offerta da Francesco De Angelis, da Albino Ruberti e da Sara Battisti riguardo alla notte del primo giugno scorso quando nel corso di una cena al ristorante La Taverna, nel centro storico del capoluogo, si scatenò la rabbiosa reazione del potentissimo ex capo di gabinetto di Zingaretti che, stando alle immagini, inveì in maniera furibonda contro i presenti: il presidente del Consorzio Unico del Lazio Francesco De Angelis, il sindaco di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi, la consigliera regionale Sara Battisti, il dipendente del Consorzio, Giampiero Di Cosimo e l’agente generale Unipol Sai Vladimiro De Angelis.
“Vuoi che te lo dico… quello che mi ha detto?… Volete che lo scrivo quello che mi ha detto?” ripete più volte Ruberti. E con il campionato concluso e con le coppe assegnate sembra francamente difficile ricondurre a motivi calcistici una frase del genere.
A tutto voler concedere nessuna questione calcistica evocata durante la cena da Vladimiro De Angelis è conciliabile con una reazione spaventosa come quella apprezzabile nel video pubblicato ieri da Il Foglio.
Ecco perchè la reazione dell’entourage dello stesso presidente del Consorzio non convince. Anzi, nelle ultime ore, ha sortito l’effetto contrario. Quello di attirare ancor di più il sospetto che sotto la discussione degenerata in rissa successiva al comizio di Letta, ci sia molto di più di una banale questione calcistica.
Come non convince affatto il comportamento di Sara Battisti, compagna di Albino Ruberti che la notte stessa dell’accaduto, sempre che non venga provato che la questione fosse davvero legata a un rigore negato alla Roma o alla Lazio, avrebbe dovuto denunciare tutto alla magistratura oppure fare un passo indietro sia come consigliere regionale ma soprattutto come delegata alle Pari opportunità del Pd regionale.
Su tutta la vicenda ha aperto un’inchiesta la Procura della Repubblica di Frosinone. Negli ambienti del Pd regionale l’imbarazzo è molto forte. “No comment” è stato il secco commento del segretario regionale Bruno Astorre ed è prevedibile che solo una spiegazione tempestiva, dettagliata e convincente dei fatti possa evitare a Francesco De Angelis le dimissioni dal Consorzio Unico regionale e a Sara Battisti quelle dalla Pisana. Emblematico (e piuttosto stonato) il silenzio sulla vicenda di Nicola Zingaretti. Ma è difficile pensare che il capolista alla Camera del Pd nel Lazio possa affrontare una campagna elettorale senza spiegazioni precise e puntuali da chi, come De Angelis, è alla guida di uno dei più importanti bracci operativi della Regione.
Il link del video integrale di Repubblica: https://video.repubblica.it/edizione/roma/inginocchiati-o-ti-sparo-il-video-integrale-delle-minacce-di-albino-ruberti/423367/424320?ref=RHTP-BH-I362051868-P2-S3-T1