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Razzetti firma il primo oro azzurro nei 400 misti

Roberto Mercaldo
Prima giornata gloriosa per gli italiani, che conquistano anche un argento e un bronzo.
Agosto 12, 2022
Alberto Razzetti

Il primo giorno di gare ha già colmato le tre caselle del medagliere. Dopo l’argento delle ragazze del sincro nella prova a squadre, il pomeriggio della piscina ha portato un oro, un argento e un bronzo. A fregiarsi della medaglia più pregiata è stato Alberto Razzetti, mistista, che nella gara lunga dei quattro stili, dopo aver siglato il terzo tempo al mattino, si è scatenato in finale, andando al di là delle più rosee aspettative e battendo anche Verraszto, quarto a Tokio e tre volte campione continentale della specialità. Ad accompagnarlo sul podio, oltre al blasonato ungherese, un altro azzurro, il giovane veneto Pier Andrea Matteazzi, al primo alloro internazionale grazie a una gara coraggiosa fin dalla frazione a dorso. La prima giornata di gare, in omaggio a un programma un po’ rivoluzionato rispetto a quello adottato tradizionalmente per gli eventi internazionali, prevedeva anche altre due finali. Le staffette 4×200 stile libero hanno regalato all’Italia un secondo posto nella gara maschile e un quarto in quella femminile. Buono il lancio di De Tullio nella finale, ma il baby Galossi, appena 16enne, aveva evidentemente sprecato troppe energie al mattino e nel pomeriggio si è un po’ perso nella gestione delle quattro vasche ed ha rallentato la marcia del quartetto azzurro. Un redivivo Detti ha riportato gli azzurri nella mischia e un Di Cola da 1’45”8 lanciato si è arrampicato fin sull’argento, dietro un’Ungheria espressasi davvero su ottimi livelli. È invece sfuggita la medaglia alle ragazze, penalizzate da una Alice Mizzau un po’ distante dai suoi standard. La prova non eccelsa della più esperta ha costretto a… nuotare in salita Linda Caponi e le sorelle Cesarano, con una Noemi espressasi comunque su livelli interessanti. La gara individuale ci dirà di più, ma è possibile che sia in arrivo una duecentista di livello. Sono scesi in acqua ieri anche alcuni grossi calibri del nostro movimento natatorio, sia pure nelle fasi eliminatorie e di semifinale. Simona Quadarella ha detto forte e chiaro che nella sua città non tollererà intrusioni. Bracciate frenetiche e, senza nemmeno inserire le gambe, un miglior tempo assoluto nelle batterie degli 800, per i quali prenota un tris europeo nel pomeriggio di oggi. Autorevolissima anche la recita di Nicolò Martinenghi, che ha realizzato già in mattinata un 59 netto per scendere nella semi del pomeriggio a un 58”50 che, se ripetuto in finale, lo porterebbe sul trono europeo. Buona prova per Thomas Ceccon nei 50 farfalla, con autorevole ingresso in finale, una finale aperta a qualsiasi risultato. Thomas farà gli straordinari in questi Europei, essendo iscritto a ben 4 gare individuali, e dosare in qualche modo le energie sarà un imperativo categorico. Due azzurre in finale anche nei 100 stile, e questa non è cosa banale, perché la specialità è in sofferenza da qualche tempo. Per la veterana Di Pietro e per la giovane Tarantino, al primato personale, un ingresso tra le magnifiche otto che potrebbe preludere ad una lieta sorpresa, visto che il campo delle partecipanti ha delle importanti assenze tra le big del continente. Ha invece dominato batteria e semifinale Margherita Panziera, che nei suoi 200 dorso vuole fortemente il terzo oro europeo, che servirà a cancellare il ricordo del beffardo quarto posto mondiale. Nel pomeriggio per l’Italia potrebbe arrivare una pioggia di medaglie d’oro

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