Il circuito professionistico del tennis, dopo le emozioni del torneo di Amburgo, sposta le tende ad Umago e ad Atlanta, per due “250” utili ad avvicinarsi al meglio si grandi appuntamenti di agosto. Una vera e propria colonia italiana si è iscritta al torneo croato, con tre nostro portacolori in campo già nel primo giorno del tabellone principale. Celebriamo con soddisfazione il primo successo ATP del pontino nato a Roma Giulio Zeppieri, il cui braccio non ha tremato al cospetto del più esperto Pedro Cachin. Giulio aveva fatto benissimo in qualificazione, guadagnandosi l’accesso al tabellone e al quinto tentativo, finalmente contro un avversario che non fosse un super-big, ha timbrato la prima vittoria ATP. In precedenza ovviamente la sua già discreta classifica se l’era creata grazie ai Challenger e ai tornei ITF. Zeppieri ha pagato a caro prezzo un game di servizio giocato non troppo bene, che gli è costato il primo set. Nel secondo però ha aggredito l’argentino con colpi da fondo straordinariamente efficaci, seguendo spesso a rete le sue accelerazioni. Un frastornato Cachin ha provato a tornare in partita nella terza frazione, ma ormai le certezze di Giulio erano granitiche e il suo tennis ha fatto la differenza, nonostante tre match ball di fila svaniti nel nono gioco, quando Cachin è risalito da 0/40. Il decimo però ha scritto la parola fine, promuovendo Zeppieri agli ottavi. Ennesima delusione di una stagione più bassi che alti per Fabio Fognini, che purtroppo ha ora nella discontinuità il vestito abituale e non più una semplice tassa da versare al suo talento. Opposto al colombiano Galan, che tecnicamente sta a lui come un pianetino alla Via Lattea, ha iniziato in modo sconcertante, andando sotto con doppio break (0/4), quasi che far punti non gli interessasse. Data una veste meno impietosa al punteggio comunque negativo della prima frazione, sembrava avviato a vincere facilmente il secondo set, nel quale si è portato sul 5/2. L’ottavo gioco, con Galan al servizio, è stato infinito, ed ha visto Fabio fallire ben 8 set point! Dopo l’incredibile sequela di occasioni mancate, Fognini ha inopinatamente ceduto il servizio e Galan non si è fatto sfuggire l’opportunità del 5 pari. Nel tiebreak Fabio è però riuscito a resettare e a portare il match al terzo. Purtroppo però la decisiva partita è iniziata con l’ennesimo calo di tensione e stavolta il verdetto è risultato definitivo. Per Fabio altro boccone amaro e per il suo futuro altri punti di domanda. In serata è toccato a Marco Cecchinato, anch’egli in pista grazie alle qualificazioni. Per il siciliano un avversario di primo turno esordiente assoluto nel circuito, il croato Poljicak. Il primo set ha avuto un andamento quantomeno curioso, perché i primi 5 game sono andati tutti ai vantaggi e tutti hanno premiato Cecchinato, per un 5/0 davvero atipico. L’anomalia non si è registrata per il set successivo, che anzi ha finito col premiare il brevilineo atleta di casa (7/5). Nel terzo però, Marco ha messo le cose a posto e così il bilancio azzurro di giornata può parlare di due successi e una sconfitta. Stasera torna in campo Musetti, per proseguire la scalata nella classifica ATP. Di fronte avrà lo sloveno Bedene, tipetto da prendere con le molle, anche se non è Alcaraz.
