Un pareggio che vale oro, quello conquistato allo Stirpe dal Frosinone contro la capolista Pisa.
Oltre all’indubbio valore del team ospite, i ciociari hanno dovuto fronteggiare un’inferiorità numerica praticamente durata tutta la gara. Il giovane Cichero è stato infatti espulso dopo 3 minuti e 20 secondi ed ha lasciato la squadra in 10 fin dall’avvio.
Al contrario di ciò che era accaduto nelle gare precedenti, la difficoltà è stata superata in modo brillante dai giallazzurri, che hanno mostrato compattezza, grinta e anche una certa fluidità di gioco.
Il Frosinone non si è limitato alla difesa, ma ha anche cercato il colpo grosso, minacciando in più di un’occasione la porta pisana.
L’esordio di Leandro Greco sulla panchina è stato così decisamente positivo ed ora si spera che, contro avversarie di caratura meno elevata, possano presto arrivare i punti utili a tirarsi fuori dai bassifondi della classifica.
LA CRONACA
Sulla strada del Frosinone e del nuovo tecnico Leandro Greco s’interpone ben presto l’inferiorità numerica.
Sono passati solo 3 minuti quando Alejandro Cichero pesta un piede improvvidamente al portiere pisano Semper.
Un Var zelante oltremisura richiama Giua, costringendolo o quantomeno inducendolo a sanzionare col rosso la disattenzione del giovanotto.
Contro la prima in classifica e in 10 contro 11, le premesse non sono rosee.
Il Frosinone però sembra aver fatto il pieno di autostima nella quiete di Castel di Sangro e riesce a gestire il confronto con grande autorevolezza, senza accusare in modo palese il disagio specifico.
La prima conclusione degna di nota è così di marca frusinate, con Marchizza, che al 10’ cerca l’angolino basso, ma trova Semper pronto a distendersi e a bloccare in presa.
Scoordinato ed impreciso il tentativo di replica di Beruatto due minuti più tardi.
La gara prosegue all’insegna di un sostanziale equilibrio ma alla mezz’ora il Pisa si fa decisamente minaccioso con Marin, che calcia con forza e precisione, chiamando Cerofolini a una deviazione in corner tutt’altro che agevole.
Piccinini ci prova al 33’, ma anche in questo caso il tentativo è velleitario perché non supportato da adeguata coordinazione.
C’è anche un guizzo giallazzurro prima del riposo, ma la deviazione acrobatica di Gelli è debole e centrale e la porta del Pisa dorme sonni tranquilli.
LA RIPRESA
Subito pericoloso il Frosinone in avvio di ripresa, ancora una volta con Marchizza, che da posizione un po’ defilata cerca e trova la porta toscana, ma non sorprende Semper.
Il Pisa cerca di mettere a frutto la propria superiorità numerica, ma è ancora la squadra ciociara a gettarsi generosamente in avanti e a calciare verso la porta avversaria con Gelli, che riceve da Kvernadze e tira, un po’ troppo centrale per cambiar la storia del match.
Pericolosissimo il Pisa al 19’, quando Caracciolo di testa manda la sfera a sbattere sul palo alla sinistra di Cerofolini e sulla respinta è Canestrello a cercare, e a non trovare per un soffio, i pali della porta ciociara.
La pressione della squadra ospite si accentua ed è Bonfanti a concludere una bella manovra dei nerazzurri, oggi in maglia rossa. Para Cerofolini in tuffo, con grande sicurezza.
Il Frosinone non si limita a difendersi, ma si propone in avanti con folate improvvise che gli procurano un paio di corner.
Al 36’ Anthony Oyono imbecca Gelli, che di testa gira verso la porta ospite mancando, non di molto, il bersaglio.
Al primo dei cinque minuti di recupero una ripartenza di Kvernadze spaventa la capolista, ma il tiro cross del georgiano finisce tra le braccia di Semper.
Il Pisa prova ad assaltare la porta ciociara nei minuti finali, ma il Frosinone tiene botta alla grande e conquista un meritatissimo punto, che ha un valore di molto superiore alla sua espressione aritmetica.