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Tre dei comuni più poveri d’Italia sono in Valcomino: Terelle, Casalattico e San Biagio maglia ‘nera’ per redditi dichiarati

Cesidio Vano
Maggio 16, 2023
Alvito, cuore della Valcomino

Terelle, Casalattico e San Biagio Saracinisco sono tre piccoli comuni della bassa Valle di Comino e sono anche i tre comuni ciociari più poveri d’Italia che si collocano rispettivamente al 7.896°, al 7.886° e al 7.875° posto nella classifica nazionale redatta dall’Ufficio studi della Cgia, associazione delle Piccole e medie imprese, che hanno ordinato 7.904 comuni italiani in base al reddito dichiarato dei contribuenti residenti.

Redditi: dai 9.900 euro di Terelle ai 10.600 di San Biagio

I 272 contribuenti di Terelle hanno dichiarato mediamente un reddito di annuo 9.931 euro; i 242 contribuenti di Casalattico hanno dichiarato un reddito medio di 10.262 euro e i 208 contribuenti di San Biagio Saracinisco un reddito medico di 10.662 euro. Nulla che vedere con i 985 contribuenti del piccolo comune di Lajatico in provincia di Pisa che hanno dichiarato un reddito medio di ben 54.708 euro, non a caso la piccola comunità della provincia pisana risulta essere il comune più ricco d’Italia. Mentre il comune più povero in assoluto, confinato al 7.904° posto su 7.904 è quello di Caravagna, in provincia di Como, dove a denunciare un reddito ai fini Irpef sono appena in 94 per un reddito medio complessivo di appena 6.314 euro.

La ricerca pubblicata da Cgia

Il nostro è un paese che, essendo lungo e stretto, presenta anche dalla lettura delle dichiarazioni dei redditi dei propri contribuenti, differenze molto marcate con segnali di “impoverimento” che purtroppo interessano anche il Nord: tra i 50 comuni più “poveri” del Paese, ad esempio, ben 11 sono del settentrione.

“Nella stragrande maggioranza dei casi – si legge nel dossier della Cgia – stiamo parlando di piccolissime realtà di montagna che hanno vissuto negli ultimi 30-40 anni lo spopolamento e un progressivo invecchiamento della popolazione rimasta. Milano comunque rimane il comune capoluogo di provincia più ricco d’Italia con 37.189 euro; praticamente il doppio dei 18.706 euro dichiarati a Ragusa”.

Dalla CGIA ricordano che va comunque sottolineato che questi dati non includono i redditi dei soggetti a imposta sostitutiva o esenti da tassazione diretta (come gli interessi sui redditi di capitale e i redditi realizzati applicando il regime fiscale forfettario) e da eventuali integrazioni (reddito di cittadinanza, assegno unico, pensioni di invalidità, etc.). Ovviamente, in questa statistica non sono compresi nemmeno gli effetti del lavoro sommerso e dell’evasione fiscale che nelle aree più disagiate del Paese spesso costituiscono un vero e proprio “espediente” per sostenere economicamente in particolar modo le fasce sociali più deboli.

I comuni più ricchi in Italia

Dopo Lajatico, che tra i suoi abitanti annovera il tenore Andrea Bocelli, al secondo posto tra i comuni più ricchi troviamo Basiglio (MI) con un reddito complessivo Irpef di 49.325 euro, Portofino (GE) con 45.617 euro, Bogogno (NO) con 42.366 euro e Varenna (LC) con 42.254 euro. Il primo comune capoluogo di provincia che scorgiamo nella classifica nazionale è Milano che si colloca al 12° posto con 37.189 euro. Seguono Monza al 33° con 32.237 euro, Bergamo al 39° con 31.883 euro e Pavia al 57° con 30.606 euro. Tra i comuni capoluogo di regione del Centro Nord, infine, scorgiamo Bologna al 92° posto con 29.480 euro, Roma al 120° con 28.646 euro, Bolzano al 133° con 28.473 euro, Firenze al 186° con 27.636 euro, Trento al 255° con 27.059 euro, Torino al 290° con 26.840 euro, Genova al 665° con 25.011 euro, Trieste al 680° con 24.962 euro, Aosta al 771° con 24.683 euro e Venezia al 1.034° con 24.058 euro.

La situazione nel Mezzogiorno

Il comune più ricco del Mezzogiorno è Sant’Agata li Battiati (CT) che, grazie a un reddito Irpef complessivo medio del 2021 pari a 28.055 euro, gli ha consentito di classificarsi al 152° posto a livello nazionale. Sempre tra le amministrazioni comunali del Sud, subito dopo scorgiamo San Gregorio di Catania (CT) che con un reddito di 28.019 euro si colloca al 155° e Cagliari che con 26.985 euro si piazza al 266° della graduatoria nazionale. Tra i comuni capoluogo di regione, infine, L’Aquila occupa il 1.202° posto con un reddito di 23.727 euro, Bari al 1.363° con 23.427 euro, Potenza al 1.674° con 22.925 euro, Napoli al 1.876° con 22.603 euro, Campobasso al 2.133° con 22.239 euro, Palermo al 2.405° con 21.850 euro e Catanzaro al 2.519° con 21.685 euro.

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