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Termovalorizzatore, investimento da 153 milioni per la manodopera

Marco Battistini
Agosto 16, 2024

Prosegue come previsto l’iter per pervenire alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma Capitale. La Commissione giudicatrice per l’affidamento della concessione del polo impiantistico relativo al termovalorizzatore di Roma Capitale ha concluso il suo lavoro, proponendo l’aggiudicazione della gara al raggruppamento di impresa composto da Acea Ambiente, quale capogruppo, con Hitachi Zosen Inova AG, Suez Italy Spa, Vianini Lavori Spa e RMB Spa. Tale proposta è stata trasmessa al Responsabile unico del procedimento (Rup) che avvierà immediatamente le verifiche e le procedure relative alle autorizzazioni. Allo stesso tempo avvierà la selezione della società che sarà incaricata della verifica in corso d’opera del progetto dell’impianto. Il termovalorizzatore avrà una potenza energetica di 67,6 Megawatt al netto dell’autoconsumo, equivalente al fabbisogno energetico di 200 mila famiglie. L’impianto per la cattura della Co2 consentirà di andare oltre l’obiettivo dell’abbattimento del 90% delle emissioni indicato nel piano rifiuti di Roma. Commenti più mirati e informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche e sulla qualità ambientale del progetto potranno ovviamente essere fatti, da parte di Acea, solo al momento della definitiva assegnazione (che dovrebbe arrivare in autunno). 

MEGA INVESTIMENTO

Il valore dell’investimento è di 946,1 milioni di euro. In particolare, circa 820 milioni sono destinati ai lavori, 26,4 milioni saranno investiti per la sicurezza e oltre 153 milioni saranno allocati per la manodopera. La durata della concessione è di 33 anni e cinque mesi, sulla base del piano economico-finanziario presentato dal Comune di Roma. L’operazione nel corso di tutta la durata della concessione ammonterà quindi a 7,4 miliardi di euro, considerando entrate e uscite in cui vanno inclusi costi di investimento, costi e guadagni per il conferimento dei rifiuti, costi e guadagni per l’uso dei terreni e altre variabili.
Manca, dunque, solo un ultima tappa, a questo punto tecnica, per passare poi alla fase esecutiva. Dopo l’ok della commissione, infatti, la proposta è stata trasmessa al Rup (Responsabile unico del procedimento) che avvierà immediatamente le verifiche e le procedure relative alle autorizzazioni. Allo stesso tempo avvierà la selezione della società che sarà incaricata della verifica in corso d’opera del progetto dell’impianto.

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